(Adnkronos) – L’inflazione all’8% a giugno, a massimi dal 1986. Un tasso che per le famiglie si traduce in una stangata. Per l’Unione nazionale consumatori l’Italia è “nei guai” e parla di “emergenza nazionale che in assenza di un governo in carica non può che aggravarsi ulteriormente”.
“L’inflazione a +8% significa, per una coppia con due figli, una batosta complessiva, in termini di aumento del costo della vita, pari a 2.658 euro su base annua, 1.061 per Abitazione, acqua ed elettricità, 600 euro per i Trasporti, 692 per prodotti alimentari e bevande, 714 per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata totale è pari a 2.469 euro, 999 per l’abitazione, 562 per i trasporti, 625 euro per cibo e bevande. In media per una famiglia il rialzo annuo è di 2.082 euro, 963 per l’abitazione, 396 per i trasporti, 508 euro per mangiare e bere. Ma il record spetta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 2.978 euro, 827 solo per il cibo”, denuncia Massimiliano Dona, presidente dell’Unc.
“Il taglio delle accise dei carburanti ad esempio scade il 2 agosto, il che vuol dire che dal 3 agosto, tra meno di 20 giorni, la benzina arriverà, per il self service, stando agli ultimi dati Mite, al record storico di 2 euro e 33 cent, mentre il gasolio a 2 euro e 29 cent, mentre per il servito si raggiungerà il primato di 2 euro e 46 cent per la benzina e 2 euro e 42 cent per il diesel, con devastanti ripercussioni sui costi di trasporto e di distribuzione dei prodotti, soprattutto alimentari, che si infiammerebbero ulteriormente”, ricorda poi Dona, aggiungendo: “Entro il 30 settembre, poi, va fatto un nuovo intervento sulle bollette di luce e gas, altrimenti dal 1° ottobre scatterebbe nel quarto trimestre una stangata tale da mandare definitivamente sul lastrico le famiglie meno abbienti”.
“Secondo i dati Istat di oggi, anche l’energia elettrica nel mercato libero è ormai esplosa con un rialzo rispetto a maggio del 7,6% e un incremento tendenziale dell’87,5%, che equivale per una famiglia media ad un rincaro annuo pari a 553 euro”, prosegue Dona.
Codacons
Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale che avrà effetti pesanti sull’economia e sulle condizioni economiche delle famiglie, afferma il Codacons, commentando con preoccupazione il fortissimo rialzo dell’inflazione registrato a giugno. “Le nostre peggiori previsioni trovano purtroppo conferma nei dati Istat – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’inflazione all’8%, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, si traduce in una stangata da +2.457 euro annui per la famiglia ‘tipo’, e addirittura +3.192 euro annui per un nucleo con due figli”.
“Rincari che determinano inoltre una vera e propria stangata sulle vacanze estive degli italiani, senza dubbio le più costose degli ultimi 50 anni – prosegue Rienzi – Basti pensare che le tariffe delle strutture ricettive, in base ai dati Istat, crescono in media del +18% rispetto allo scorso anno, i prezzi dei biglietti aerei si impennano addirittura del +90,4% su base annua, aumentando in un solo mese del +23,8%”.
Una inflazione che non è omogenea sul territorio, e che penalizza in particolare alcune aree del paese – analizza il Codacons – Basti pensare al picco del Trentino Alto Adige, che a giugno registra un tasso del +9,3%, con una maggiore spesa che su base annua raggiunge quota +3.339 euro a nucleo residente.