(Adnkronos) – L’Ucraina del turismo incuriosisce e non si rassegna, tanto che Visit Ukraine, la più grande piattaforma turistica del Paese, un paio di giorni fa ha lanciato i suoi pacchetti on line: “Lo abbiamo fatto perché da circa due mesi siamo visitati da oltre 1milione e 300mila persone al mese di ogni parte del mondo. Nell’ultimo mese la nostra piattaforma è stata cliccata tra gli altri da oltre 70mila tedeschi, quasi 25mila italiani. oltre 30mila americani e 23 mila inglesi. Abbiamo capito che l’Ucraina incuriosisce e ha un forte potenziale di attrazione turistica”. Lo dice all’Adnkronos Anton Taranenko, ceo della Piattaforma che aggiunge: “Visitare l’Ucraina oggi non significa solo scoprire bellissime città, ma anche seguire le orme dei difensori, vedere come i centri abitati si stanno riprendendo dagli orrori, guardare negli occhi la gente la cui vita non sarà più quella di prima”. Si legge nella Piattaforma “senti il battito del cuore di tutto il mondo libero. Assisti alla grande storia e fai un viaggio in Ucraina con noi”.
Tra i pacchetti proposti spicca “città coraggiose”: Kiev con il suo fascino, Bucha ed Irpin forti ed invincibili, Kamianets e Podilsky, il tour nella Odessa del crimine, il private tour a Mezhyhirya nella residenza dell’ex presidente Viktor Yanokovych….”Abbiamo in elenco 10 città. Tour in territori come quello di Kherson, Chernihiv, Mariupol e Nikolaiv si comprano adesso, per l’anno prossimo”. Viaggi d’avventura con spostamenti per lo più in treno o in automobile, racconta il Ceo, concentrati sulla educazione alla sicurezza: “Ampio spazio è dedicato nel nostro sito agli allarmi delle sirene. Siamo abituati a far prestare grande attenzione alle modalità di sicurezza. Abbiamo acquisito esperienza già grazie al turismo a Chernobyl, molto rischioso e per il quale era indispensabile rispettare le regole”.
Previsioni? “Prevediamo di vendere un migliaio di tour; al momento abbiamo pronti 150 pacchetti. Due persone hanno già comprato quelli dedicati alle città appena liberate dell’area di Kiev, anche se saranno utilizzabili solo il prossimo anno. Siamo fiduciosi: sono moltissimi i turisti che desiderano comprendere la guerra. Scoprire storie di cittadini comuni che hanno combattuto per la resistenza, visitare i luoghi da cui hanno combattuto. Vedere la bellezza di Kiev ma anche i carri armati abbandonati dai russi, il palazzo distrutto. Io sono del Donetsk, ricordo ancora la storia di un civile sovietico che aiutava i suoi connazionali a scoprire i tedeschi, che lo attaccavano con l’artiglieria. Lui si nascondeva dietro ad un faggio. Quell’albero esiste ancora, con impressi sul suo tronco i colpi di arma da fuoco – conclude – E’ un pezzo di storia, visitato dai turisti che vogliono scoprire l’Ucraina”.
(di Roberta Lanzara)