Elezioni 2022, filo Putin e ‘orsiniana’: scoppia caso prof capolista di Azione

(Adnkronos) – Ancora una volta i social. Stavolta il caso riguarda Azione e le considerazione via Fb della capolista al Senato a Caserta di Stefania Modestino D’Angelo, professoressa candidata con Carlo Calenda. “La politica a volte inciampa nella normalità…ed è accaduto con me!”, ha scritto su Fb per ‘festeggiare’ la candidatura. Ma scorrendo i post sul social network, le posizioni della prof nella scorsa primavera sulla guerra in Ucraina sono parecchio distanti da quelle di Azione e Iv. Post che però la professoressa sta cancellando da Fb.  

Molti i commenti filo Putin, il sostegno a tesi complottiste e i complimenti agli interventi televisivi dei professori Alessandro Orsini e Donatella di Cesare. “Sei proprio una fan”, commenta un follower all’ennesimo post pro-Orsini della neo candidata di Azione. Apprezzamenti anche all’Anpi sulle “responsabilità degli Usa” nella guerra in Ucraina e pure il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko: “Bravo Lukashenko…sta facendo quello che l’Europa non è stata capace o non ha voluto fare per compiacere Biden”. Infine anche un attacco alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen definita “la femme de chambre di Biden”, mentre il presidente francese Emmanuel Macron viene chiamato “fattorino”.  

Dopo i post filo Putin e ‘orsiniani’ cancellati da Fb, Stefania Modestino D’Angelo ha scritto un altro post per rispondere sul caso scatenato dalle sue considerazioni via Facebook. “Premesso che sono convintamente atlantista e europeista e che condanno appieno l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin non solo come pacifista, ma perché sono convinta che sia essenziale il valore della indipendenza dei popoli e degli Stati”, specifica.  

“Va aggiunto che ritengo utile alla democrazia la pluralità di pensiero e il diritto di esprimerlo liberamente senza censure. Devo, doverosamente, chiarire che capziosamente sono stati strumentalizzati alcuni miei post. Sono una sostenitrice del pensiero unico che deriva dalla mia formazione crociana e devo proprio a questo tipo di formazione la capacità di critica in un determinato contesto”. 

“Mi hanno contestato indirettamente, e già questo la dice lunga, di aver riconosciuto il pensiero del prof Orsini, quando, invece, contestavo le critiche che gli erano mosse nell’insegnare ai suoi alunni la necessità di saper ragionare da indipendenti. Premesso che sono convintamente atlantista e europeista, ritengo utile alla democrazia la pluralità di pensiero ed è questo che mi consente di rispettare anche posizioni non condivise. Il Pensiero Unico è la morte del pensiero e di una intera società, e questo è innegabile: nella storia il pensiero unico fu di coloro che condannarono Galileo ed è la condizione per abolire non solo ogni forma di conoscenza, ma è la condizione più pericolosa per la democrazia. Questo è quello che da sempre provo ad insegnare ai mei alunni”.  

 

(Adnkronos)