Governo, il ‘poker’ di Meloni: “Io non bluffo, voi eletti mie carte per vincere”

(Adnkronos) – E’ la sua partita ‘a poker’ e ce la metterà tutta per fare ‘all in’. Nella prima assemblea con i parlamentari di Fratelli d’Italia dopo il trionfo elettorale del 25 settembre, Giorgia Meloni suona la carica e ricorre a una metafora che richiama il celebre gioco di carte: a poker – il ragionamento espresso da Meloni davanti ai suoi, secondo quanto apprende l’Adnkronos – o si vince bluffando, e non è questo quello che noi vogliamo fare, oppure si vince con le carte buone; e voi siete le mie carte per vincere.  

Dai big storici alle new entry, dai parlamentari più navigati a quelli che metteranno piede per la prima volta alla Camera o al Senato: l’Aula dei gruppi di Montecitorio si riempie intorno a mezzogiorno con i neo-deputati e i neo-senatori di Fdi. E quando arriva Meloni scatta la standing ovation. La premier in pectore fa appello al senso di responsabilità ma soprattutto all’umiltà: la sua paura più grande – spiega alla platea – è quella di deludere chi ci ha affidato questo compito con il voto del 25 settembre. “Responsabilità”, “sobrietà”, “disciplina” sono concetti che ritornano spesso nelle parole di Meloni.  

La situazione è difficile, avrebbe detto agli eletti, per questo abbiamo scelto di non festeggiare la vittoria elettorale. Prendono la parola i capigruppo di Fdi, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani: entrambi pongono l’accento sulla necessità di garantire la presenza sia in Aula che nelle Commissioni. Il discorso vale soprattutto per quanto riguarda il Senato, dove nonostante la maggioranza sia saldamente nelle mani del centrodestra potrebbero sorgere problemi di numeri in caso di assenze. A intervenire è anche Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi – secondo rumors sempre più insistenti – in procinto di ricoprire un ruolo ancora più pesante nella gestione del partito: siete leoni – le parole di Donzelli, rivolto ai deputati e ai senatori di Fratelli d’Italia – ma dovete avere l’umiltà delle formichine. 

Nel discorso di Meloni non poteva mancare un passaggio sulla formazione del nuovo esecutivo. Vuole fare presto, la leader di Via della Scrofa: “Se e quando il Presidente della Repubblica dovesse affidarci l’incarico, puntiamo ad essere pronti e il più veloci possibile, anche nella formazione del governo. Lavoreremo per procedere spediti partendo dalle urgenze dell’Italia, come il caro bollette, l’approvvigionamento energetico e la legge di bilancio”. Il “nostro obiettivo”, ha rimarcato Meloni, “è correre, perché non possiamo e non vogliamo perdere tempo. Tutto quello che faremo sarà per difendere gli italiani e non saremo mai disposti a fare scelte che vadano contro l’interesse nazionale”. 

Poi Meloni lancia un messaggio agli altri partner della coalizione di centrodestra, incontrati sabato nel vertice di Arcore: “L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di Fratelli d’Italia in Parlamento: puntiamo a dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze. Puntiamo a dare a questa nazione il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo”. 

La presidente di Fdi rivendica: “Abbiamo portato per la prima volta la destra italiana ad avere la leadership della coalizione di fronte ad una sfida di governo. E’ una sfida di cui sentiamo tutta la responsabilità e intendiamo affrontarla dimostrando serietà e capacità”. Agli eletti augura di vivere “cinque anni di orgoglio e di vittorie”. I neo-parlamentari vengono anche omaggiati con un piccolo regalo: una cravatta per gli uomini e un foulard per le donne, entrambi di colore blu con un piccolo tricolore. 

(di Antonio Atte) 

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