(Adnkronos) – Sarà una manovra da 30-32 miliardi quella che approderà nel pomeriggio di oggi in Consiglio dei ministri, una legge di bilancio “attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi”, secondo la premier Giorgia Meloni. Sul tavolo del governo, secondo quando emerso dal vertice di maggioranza del 18 novembre scorso, Quota 103 per le pensioni, flat tax estesa, stretta sul reddito di cittadinanza.
LE MISURE – La flat tax al 15% viene estesa. A beneficiarne saranno le partite Iva e gli autonomi con ricavi fino a 85mila euro (ora, invece, il tesso è fissato a 85mila euro). Aumento del credito d’imposta con aumento dell’aliquota sugli extra profitti, per quanto riguarda l’energia. Proroga dell’Ape sociale e Opzione donna, Quota 103 (62-41), sul tema pensioni. Il governo sarebbe quindi orientato a una stretta sul reddito di cittadinanza: bisogna accertare che i percettori del reddito cittadinanza vivano in Italia, sarebbe stato il ragionamento della presidente del Consiglio secondo quanto apprendeva venerdì scorso l’Adnkronos.
Sul tavolo anche l’ipotesi di togliere l’Iva su pane e latte, un’operazione da quasi mezzo miliardo di euro, ma “un primo segnale” per il Paese. Inoltre, iva al 5% sui prodotti dell’infanzia e per l’igiene femminile, assorbenti compresi. In manovra “ci sarà l’annullamento di milioni di cartelle esattoriali sotto i mille euro, la rateizzazione di quelle sotto i tremila, ma per me si può fare molto di più bloccando anche quelle da 5 o 10mila euro”, le parole di Matteo Salvini.
Tra le nuove misure che potrebbero trovare spazio nel provvedimento è allo studio l’ipotesi di un rafforzamento dell’assegno familiare e la sua indicizzazione con l’inflazione a partire da gennaio. Nel corso del vertice di venerdì scorso non sarebbe stato affrontato invece il tema dello scudo fiscale per i capitali rientranti dall’estero.
L’ITER – Dopo il via libera del Cdm, il ddl passerà quindi in esame alla commissione Bilancio della Camera per poi approdare in Aula intorno al 20 dicembre. Seguirebbe poi un passaggio formale in Senato per il disco verde definitivo a ridosso di Natale.