(Adnkronos) – “Non è escluso che il perdurare della pioggia possa determinare nuovi smottamenti, pertanto i servizi di protezione civile, d’intesa con il prefetto di Napoli, hanno deciso di allargare il perimetro della zona rossa, la zona di particolare vulnerabilità in questo momento”. Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci ospite di AdKronos Live. “Questo determina – spiega – l’allontanamento dalle case degli abitanti coinvolti, alcuni non voglio allontanarsi, temendo lo sciacallaggio, altri sono convinti di non correre alcun rischio. Ma fino a quando non avremo messo in sicurezza quella zona, il monte dal quale è partita la frana, dobbiamo restare particolarmente vigili”.
“Va ricordato che sono stati 175 millimetri di pioggia caduti in meno di 24 ore, un fenomeno, la cosidetta bomba d’acqua, che purtroppo da qualche anno è presente anche in Italia, a seguito del cambiamento climatico”, ha sottolineato il ministro aggiungendo: “Quello che fino a ieri sembrava un evento straordinario, adesso diventa un evento con il quale imparare a convivere”.
“Non vorrei allarmare, ma se è vero che più del 90% dei territori italiani ricade in un’area a rischio idrogeologico, è anche vero che il rischio può essere basso, medio o alto”, ha detto il ministro spiegando: “Certo abbiamo la necessità di capire perché quello che doveva essere fatto non è stato fatto, e non è un problema di risorse, le risorse ci sono, ma non vengono utilizzate”.
“Sul provvedimento domani in Cdm non posso elaborare nulla, perché il documento è in elaborazione”, ha poi affermato il ministro. “In meno di 24 ore abbiamo adottato un provvedimento” da 2 milioni “per sostenere i primi costi e derogare alle norme vigenti – ha sottolineato -Ora si procederà a una ricognizione dei danni, a una verifica degli interventi immediati da seguire e si passa dalle parole ai fatti”.
“I due milioni – ha detto quindi con riferimento a quanto stabilito dal Consiglio dei ministri di domenica scorsa – sono subito disponibili, in condizione di emergenza. Saranno necessarie altre risorse, ma subito aver definito il quadro completo della situazione, bisogna intervenire subito per mettere in sicurezza il territorio, per ora ci occupiamo di oltre duecento persone che sono state sfollate a Ischia”.
Dopo lo stop del governatore campano Vincenzo De Luca alla nomina di Simonetta Calcaterra a commissario per l’emergenza a Ischia, il nome del nuovo commissario dovrebbe arrivare “certamente” tra oggi e domani, “ma io mi auguro già nelle prossime ore”, ha detto ancora Musumeci.
Quella di Calcaterra era “una proposta ragionevole avanzata dal Cdm”, poiché si trattava del “commissario al comune maggiormente colpito – ha ricordato – una donna viceprefetto che conosce meglio di chiunque altro la fragilità dei luoghi e ha una certa padronanza della materia, pur non essendo propriamente un tecnico. Il governatore ha ritenuto” servisse una “figura più tecnica”, ma ora “non bisogna perdere tempo. Abbiamo lasciato l’autonomia a Curcio per individuare la migliore soluzione, sperando non ci sia un atteggiamento di chiusura da parte del presidente” De Luca, l’auspicio del ministro.
Sul Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico “c’è l’impegno del ministro Pichetto Fratin, ma soprattutto del presidente Meloni, affinché entro l’anno possa essere già operativo – ha ricordato – Essendo un piano di previsione questo consentirà di passare alla prevenzione sul territorio, con gli interventi affidati alcuni ai Comuni, altri alle Province, altri ancora alle Regioni. Noi immaginiamo anche la nomina di un commissario con poteri sostitutivi e sanzionatori, ove mai gli enti locali non dovessero, entro uno spazio di tempo preciso, portare a compimento la procedura per la realizzazione dell’opera”.