(Adnkronos) – “Meloni confida entro la fine di questa legislatura di poter dare al popolo italiano molto più potere su chi ha le sorti del Paese in mano. Sarebbe un errore dire presidenzialismo all’americana, semipresidenzialismo alla francese o premierato come diceva Renzi. Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche. Non ci arrocchiamo su una di queste tre opzioni. Poi personalmente io preferisco il semipresidenzialismo alla francese”. Così Ignazio La Russa alla festa dei 10 anni di Fdi.
La seconda carica dello Stato rivendica il suo diritto di esprimere posizioni politiche. “Se avessero voluto un presidente con il compito solo di dirigere l’aula potevano mettere un semaforo: io non sono un semaforo, dirigerò l’aula, dando magari un po’ più ragione all’opposizione che alla maggioranza, ma fuori dai luoghi istituzionali mi riservo di continuare ad esprimere le mie idee”, afferma.
“Il mio obiettivo – sottolinea La Russa – è lavorare a quella pacificazione a cui fece cenno Violante ma poi trascurata da altri presidenti. Se sposterò in avanti anche di un centimetro il reciproco riconoscimento delle ragioni degli altri, io mi considererò soddisfatto. Anche a costo di trovarmi un po’ stretto in questa camicia di forza di presidente. Ma sono sempre stati più i presidenti che hanno fatto politica di quelli che hanno solo diretto il traffico…”.
“Non avrei sicuramente pensato di fare il presidente del Senato, non 15 anni fa ma neanche 15 mesi fa. Ma non ci ponevamo limiti rispetto alle nostre idee: avrebbero trionfato e di questo ho sempre avuto certezza assoluta”. Quanto a chi avrebbe portato quelle idee al governo del Paese La Russa è netto: “Le leadership si conquistano, o ci sono o non ci sono. E Giorgia lo dimostrò subito. E chi più di Giorgia poteva aprirci le porte del futuro e aspirare a diventare persino presidente del consiglio? Una cosa che tanto impossibile poi non si è dimostrata”.