ROMA (ITALPRESS) – “Di fronte allo scandalo del Qatargate, la politica non può limitarsi ad indignarsi a costo zero. E’ facile, oggi, prendere le distanze a parole. E’ arrivato il momento di fare la differenza con i fatti. La questione è seria e profonda. Lancio un appello a tutte le forze politiche: mettiamo in campo una solida barriera contro corruzione e influenze di Stati stranieri. I parlamentari italiani sono già ben retribuiti dagli italiani e debbono perorare esclusivamente l’interesse nazionale. I parlamentari non devono più ricevere nè un euro nè prestare consulenze per Stati stranieri. La funzione pubblica, come recita l’articolo 54 della Costituzione, non deve essere un trampolino di lancio per un carrierismo parallelo”. A dirlo in un’intervista a “TPI” il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
“Chi mi seguirà? Stiamo a vedere, l’interesse dovrebbe essere comune. Il M5S non ha interessi diversi da quelli dei cittadini. Non abbiamo contratto debiti con nessun finanziatore o gruppi di interesse. Vediamo chi ci sta fra gli altri leader, a partire dai ‘patriotì che sono al Governo, per dare finalmente al Paese una solida legge sul conflitto di interessi”, aggiunge Conte.
“Chi mi seguirà? Stiamo a vedere, l’interesse dovrebbe essere comune. Il M5S non ha interessi diversi da quelli dei cittadini. Non abbiamo contratto debiti con nessun finanziatore o gruppi di interesse. Vediamo chi ci sta fra gli altri leader, a partire dai ‘patriotì che sono al Governo, per dare finalmente al Paese una solida legge sul conflitto di interessi”, aggiunge Conte.
– foto agenziafotogramma.it –
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