E’ morto Burt Bacharach, il gigante della musica aveva 94 anni

(Adnkronos) – Il compositore statunitense Burt Bacharach, gigante della canzone pop e vincitore di tre Oscar che ha deliziato milioni di persone con gli arrangiamenti brillanti e le melodie indimenticabili di “Walk on By”, Magics Moments” e decine di altri successi, è morto all’età di 94 anni mercoledì 8 febbraio nella sua casa di Los Angeles per cause naturali. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua agente, Tina Brausam. 

Da “I’ll never fall in love again” a “I say a little prayer”, passando, tra le altre hits, per “Make it easy on yourself”, “Reach out for me”, “Anyone who had a heart”, “The look of love”, “What the world needs now is love” e “Painted from memory”, Bacharach è stato uno dei giganti della musica leggera del XX secolo, che ha legato la sua fama a successi intramontabili, molti dei quali resi leggendari dall’interpretazione di Dionne Warwick. 

Il suo repertorio – 48 successi da Top 10, nove numeri 1 e oltre 500 composizioni e 8 Grammy – ha abbracciato il pubblico di diverse generazioni, facendo di Bacharach uno dei più grandi compositori di ogni tempo, con una personalità da eroe carismatico, che gli ha consentito di superare i limiti generazionali scrivendo alcune fra le più acclamate canzoni del secondo Novecento. E’ stato tre volte vincitore di un Oscar: ha ricevuto due statuette nel 1970 per la colonna sonora di “Butch Cassidy” e per la canzone “Raindrops Keep Fallin’ on My Head” (condivisa con David Hall). Nel 1982, insieme all’allora moglie, la paroliera Carole Bayer Sager, vinse l’Oscar per “Best That You Can Do”, il tema di “Arthur”. Tra le altre sue colonne sonore di film si ricordano “What’s New, Pussycat?”, “Alfie” e la parodia di James Bond del 1967 “Casino Royale”. 

Negli ultimi 70 anni, solo Lennon-McCartney, Carole King e una manciata di altri artisti hanno rivaleggiato con il genio di Bacharach per le canzoni immediatamente orecchiabili che sono rimaste eseguite, suonate e canticchiate molto tempo dopo essere state scritte.  

(di Paolo Martini) 

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