(Adnkronos) – In Italia ogni anno circa 1.500 bambini e 900 adolescenti sono colpiti da tumori e leucemie. Nel nostro Paese si stima che 45.000 siano i pazienti guariti da tumore pediatrico, ‘lungosopravviventi’ che necessitano di attenzioni particolari e maggiori diritti. Nel mondo ogni 3 minuti un bambino o un ragazzo muore di cancro. In 6.000, tra bambini e ragazzi, in Europa non sopravvivono a causa di una diagnosi tardiva, perché non c’è una cura o perché inefficace e vecchia di decenni. Numeri da bollettino di guerra, sui quali tornano ad accendersi i riflettori della XXII Giornata mondiale contro il cancro infantile (www.giornatamondialecancroinfantile.it), che ricorre ogni anno il 15 febbraio per volontà dell’Oms.
E da oggi anche in Italia prende il via la settimana di sensibilizzazione promossa dalla Federazione nazionale delle associazioni di genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop), in collaborazione con l’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop). Diversi gli appuntamenti, tra iniziative green, convegni e una raccolta di sacche di sangue ed emoderivati. Obiettivo: sottolineare l’impatto che la malattia ha sulla società nel suo complesso, ribadendo la necessità di garantire un accesso più equo al trattamento e alla cura per tutti i bambini e ragazzi malati, ovunque nel mondo.
Il 15 febbraio al Senato si terrà il convegno ‘Un impegno per l’oncologia pediatrica – Diritti ed esigenze dei pazienti durante e dopo le cure’, promosso dalla Fiagop in collaborazione con Aieop. L’incontro – si legge in una nota – mira ad approfondire in apposite sezioni dedicate sia i fondamentali aspetti medico scientifici dei tumori pediatrici, quelli connessi all’organizzazione della sanità, sia gli aspetti psico-sociali, Questi temi saranno trattati attraverso i contributi degli oncologi pediatri che fanno riferimento ai centri di cura presenti sul territorio nazionale, e di rappresentanti delle associazioni che fanno parte di Foagop, che porteranno all’attenzione della platea dei parlamentari e delle istituzioni i punti di forza, le criticità dell’ematoncologia pediatrica italiana, così come le aspettative dei pazienti, dei guariti e delle loro famiglie. I lavori si terranno presso la Sala Capitolare dalle 15 alle 18.30, e saranno trasmessi in diretta streaming ai link webtv.senato.it, www.youtube.com/user/SenatoItaliano.
A partire da oggi e fino al 19 febbraio torna ‘Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni’, quinta edizione dell’iniziativa green e solidale lanciata da Fiagop in occasione della Giornata mondiale contro il cancro infantile per seminare germogli di solidarietà per l’oncoematologia pediatrica e dedicare una speciale attenzione alla cura dell’ambiente. Varie associazioni unitamente alla Fiagop metteranno a dimora piccoli arbusti di melograni – Punica granatum – in molti paesi e città. Si terranno piccole cerimonie presso ospedali, giardini pubblici, scuole, con la partecipazione dei pazienti e delle loro famiglie, dei medici e del personale sanitario, in collaborazione con rappresentanti delle istituzioni e stakeholder a vario titolo sensibili alla causa. Sui melograni fiorirà un anticipo di primavera: i rami si vestiranno di messaggi di speranza e vicinanza dedicati a tutti i bambini e ragazzi che hanno contratto il cancro, in ogni parte del mondo, e di amore nel ricordo di chi ha perso la sua battaglia.
“Abbiamo scelto il melograno – spiega Paolo Viti, presidente Fiagop – perché è un arbusto resiliente e portatore di tanti simbolismi, tutti positivi e legati ai cicli della vita. Produce un frutto, la melagrana, che oltre a essere uno strepitoso serbatoio di benessere per tutti noi, è formato dall’unione di tantissimi piccoli acini che si danno forza l’un l’altro, ben rappresentando quella coesione che deve nascere tra medici, pazienti, genitori e associazioni perché è ben noto che l’unione, la partecipazione e l’empatia rappresentano una parte importante della cura”.
Per aderire da casa basta un pizzico di fantasia, con declinazioni a tema: si possono scattare selfie accanto a un melograno, disegnare il frutto, preparare una ricetta e condividere il tutto sui social preferiti con un messaggio di vicinanza e di amore, utilizzando gli hashtag: #DiamoRadiciAllaSperanza #FIAGOP #ICCD2023 #CUREALL #piufortiinsieme.
In programma anche ‘Ti voglio una sacca di bene’, raccolta di sacche di sangue ed emoderivati. Il bambino leucemico, come quello in terapia per un tumore, è a rischio di infezioni per abbassamento dei globuli bianchi, ma soprattutto di emorragie per abbassamento delle piastrine e gravi anemie. Si rendono allora necessarie trasfusioni di sangue, che deve quindi essere sempre disponibile. Per questo motivo Fiagop associa a ogni sua uscita pubblica tale iniziativa dedicata alla donazione di sangue e piastrine, che le sue associazioni federate organizzano presso i principali centri trasfusionali dei loro ospedali di riferimento.
“Il sangue è un dono prezioso nei momenti più difficili delle terapie oncologiche, donate con regolarità per l’oncoematologia pediatrica, affinché le scorte necessarie ai nostri bambini e ragazzi siano sempre disponibili”, è l’invito di Viti. Presso i centri trasfusionali coinvolti saranno disponibili le cartoline ‘Ti voglio una sacca di bene’ con cui scattare un selfie da condividere sui social preferiti utilizzando gli hashtag #iodono #unasaccadibene #FIAGOP. Per prenotate la donazione è possibile rivolgersi alla propria associazione di riferimento, consultare il calendario degli appuntamenti: https://giornatamondialecancroinfantile.it/iniziative_pubblicheuna_sacca_di_bene.html, contattare la sede Fidas più vicina.
“Gli appuntamenti sul territorio sono organizzati dalle nostre 32 associazioni – conclude Viti – con il supporto di centinaia di volontari, pronti ad accogliere con ogni attenzione quanti vorranno partecipare, e supportati da tante organizzazioni amiche vicine alla nostra mission. A tutti voglio far arrivare il mio più ampio senso di gratitudine, per il grande impegno profuso in questa speciale occasione, e per essere sempre al fianco delle nostre famiglie e dei loro figli, affinché nessuno si senta mai solo davanti la malattia. Unitevi a noi!”.