(Adnkronos) – Le armi all’Ucraina? “Io sono pacifista, da principio mi sono detta contraria all’invio di armi all’Ucraina. E anche Schlein è pacifista, lo dice la sua storia. La sua posizione sull’invio di armi è diversa dalla mia. Però c’è una novità: prima all’interno del Pd era difficile parlare di pace, c’era solo la direzione che spingeva per l’invio di armi mentre ora è in atto un dibattito molto articolato”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Jasmine Cristallo, nuovo membro della Direzione Pd. Cristallo è intervistata da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
Se sono favorevole al termovalorizzatore a Roma? “Deve essere una extrema ratio. Non ho le competenze tecniche per approfondire questo tema, mi piacerebbe vedere una differenziata che funziona. Forse con un uso più virtuoso della differenziata potremmo vedere i risultati e valutare altre soluzioni come extrema ratio. Mi auguro comunque che su questo ci sia un dibattito” afferma Cristallo.
Le piacerebbe la patrimoniale? “Si, anche se sembra una parolaccia. Potrebbe servire, potrebbe aiutare ma serve comunque una distribuzione della ricchezza, la patrimoniale potrebbe aiutare ma dipende in che modo immaginarla”.
Si alleerebbe con Renzi o con Conte? “Assolutamente con Conte, la mia idea è che non dovremmo andare assolutamente verso il Terzo Polo, il voto delle primarie ci ha detto che bisogna andare a sinistra e Renzi sicuramente non è a sinistra”.
Elly Schlein ha parlato di ‘cacicchi’ nel Pd, intendendo probabilmente coloro che detengono il potere. Vincenzo De Luca, ad esempio, potrebbe essere uno di loro? “Per la sua postura politica potrebbe esserlo, detiene il potere da tanto tempo nei suoi territori” risponde Jasmine Cristallo.
C’è chi dice che nel Pd ci sia anche qualcuno di destra. “Il Pd è un arcipelago, all’interno del quale ci sono anche delle isole inospitali, come quella di Renzi”. Con Schlein vi chiamate compagne? “E’ capitato che facendo delle iniziative insieme ci chiamassimo compagne, certo che sì”. Lei aveva detto che avrebbe lasciato l’Italia in casa di vittoria della Meloni alle politiche. “Ho detto che davanti a questa eventualità qualcuno che la pensa come me si sarebbe sentito costretto a lasciare l’Italia. Dove me ne sarei andata? In Spagna, perché ho bisogno di un clima mediterraneo. Ma sono rimasta perché in questo momento è importante esserci”.
Tra la premier, Salvini e il leader di Fi Silvio Berlusconi, chi preferisce? “Non pensavo di poterlo mai dire, ma rispetto a Salvini e Meloni preferisco Berlusconi, che ha un approccio liberale”.