(Adnkronos) – E’ scontro dopo le parole del presidente di Anac Giuseppe Busia, che ha lanciato l’allarme corruzione derivante dalle norme del nuovo codice degli appalti. Sul testo approvato in cdm martedì scorso, la Lega replica durissima al dirigente dell’Autorità nazionale anticorruzione che, intervistato da La Repubblica, aveva parlato di rischi per la “trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche”, aggiungendo poi come “il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”.
Parole che la Lega definisce “gravi, inqualificabili e disinformate”. “Se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo”, dicono i salviniani chiedendone le dimissioni. Il primo ad attaccare è Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega che accusa il dirigente di “essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile”. A seguire tanti altri, tra cui il braccio destro di Salvini al Mit, Edoardo Rixi che sottolinea come “il nuovo Codice degli Appalti si basa sul principio della fiducia e sul principio del risultato”.
Il partito democratico fa quadrato, condividendo la posizione dell’Anac. Francesco Boccia, capogruppo del Pd in Senato avverte il governo: “La destra sappia che le preoccupazioni di Busia sono le nostre”. Per l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando pochi dubbi: “Il 98% delle opere pubbliche, sulla base delle modifiche normative volute dal governo, secondo le stime dell’Anac, sarà realizzato senza gara. Un enorme favore alle mafie”. Critico anche Nicola Fratoianni, leader di sinistra italiana che accusa l’esecutivo di fare “la solita tiritera, del servono meno controlli, servono meno controlli, servono meno controlli…”.
Accuse pesantissime dal principale partito di opposizione che scatenano la replica leghista: “Busia attacca la riforma di Salvini, ma non ha detto nulla quando c’era Draghi. E puntualmente il Pd oggi sta con Busia che scredita imprenditori e migliaia di sindaci italiani considerati tutti come potenziali criminali”, sono le parole dei capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
“Gli attacchi di Matteo Salvini e di altri esponenti della Lega al presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia in merito alle criticità sollevate sul nuovo Codice degli appalti sono gravissimi. Busia ha la nostra completa solidarietà: le sue preoccupazioni sono pienamente condivisibili”: così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, e Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle.
Poi è lo stesso Busia a precisare le sue parole. “Amministratori corrotti? No, nel modo più assoluto. I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi. Svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità”, ha detto intervenendo alla trasmissione ‘L’Aria che tira’, su La Sette.
“Verso i sindaci Anac nutro solo ammirazione, come pure verso i funzionari pubblici – ha aggiunto – Sono persone nella stragrande maggioranza che servono l’istituzione e lavorano per fare bene. La fiducia che Anac dà ai sindaci è piena. Non solo”.
Busìa è intervenuto anche sulla criminalità negli appalti. “Purtroppo ci sono settori in cui la criminalità è presente. Dovendo spendere grandi risorse in tempi stretti, i rischi sono alti – ha detto il presidente di Anac – Controllabilità e trasparenza si possono conciliare con la rapidità del fare, attraverso il digitale. Non si perde tempo. La gara in sé non è il grosso del tempo che si spende. Se non si fa neanche un avviso le imprese migliori sono penalizzate. E se si scelgono imprese incapaci, sono queste a provocare ritardi”.
Dal Mit fonti fanno trapelare apprezzamento “per l’evidente correzione di rotta del Presidente Anac, aggiungendo come i contatti tra Salvini e Busia “non sono mai venuti meno, nemmeno nelle ultime ore. Il ministro non si sottrae al confronto costruttivo per il bene del Paese e al fianco degli Amministratori Locali”. Una schiarita che non mette freno però allo scontro politico tra leghisti e partito democratico.
“Finalmente leggiamo parole di stima nei confronti dei nostri amministratori locali da parte di Busia che li definisce ‘eroi da ammirare’. Bene che le ombre frettolose delle prime dichiarazioni abbiano lasciato spazio a commenti certamente più razionali. Cosa ha da dire adesso il Pd che non ha esitato un solo minuto a convergere sulle prime posizioni del presidente di Anac?”, ha dichiarato il deputato della Lega Andrea Dara.