(Adnkronos) – Donald Trump da anni sta fronteggiando le più diverse, e gravi, inchieste, ha affrontato due processi di impeachment, ma a portare alla sua incriminazione, primo ex presidente della storia americana, sono le accuse mosse da una pornostar nota come Stormy Daniels, 44 anni, all’anagrafe Stephanie Clifford. Che ora brinda a champagne, come racconta lei stessa su Twitter, per la rivincita arrivata dopo 5 anni di battaglie legali, perse con l’uomo più potente del mondo, che hanno esposto lei, ed i suoi avvocati, ad attacchi di ogni genere.
La vicenda infatti arriva sui giornali la prima volta nel gennaio 2018 quando il Wall Street Journal rivela che l’allora presidente Trump aveva ordinato, prima delle elezioni del 2016, di pagare 130mila dollari alla donna che si stava accordando per raccontare in televisione di un loro incontro sessuale nel 2006, avvenuto pochi mesi dopo la nascita di Baron, il figlio di Trump e della terza moglie Melania.
A marzo poi Daniels intenta una causa per contestare la validità dell’accordo di riservatezza da lei firmato: a rappresentarla era Michael Avenatti, un intraprendente avvocato amante dei riflettori che diventa un ospite fisso della televisione da dove continua a ripetere che la vicenda Stormy Daniels costringerà Trump alle dimissioni. Il rapporto con Avenatti si incrina però presto ed anzi l’avvocato alla fine finisce coinvolto in una mega inchiesta federale per truffe ai suoi clienti, Stormy Daniels compresa, per la quale è stato condannato a 14 anni.
La donna presenta anche una denuncia di diffamazione contro Trump che le ha ripetutamente dato della bugiarda, negando di aver mai avuto una relazione con lui, ma non di averle versato 130mila dollari. Daniels però perde entrambe le cause, e per quella di diffamazione è stata anche condannata a pagare 300mila dollari di spese legali di Trump. Dopo la sentenza di appello, nel 2022, Trump parla di “completa vittoria e rivincita”.
L’ex presidente non considerava però quello che sarebbe successo con un’altra inchiesta nata dalla costola di questa vicenda, sulla base della testimonianza dell’uomo che materialmente consegnò il denaro a Daniels, Michael Cohen, per tanti anni avvocato personale e ‘mastino’ del tycoon che poi si è trasformato poi in suo grande accusatore.
Cohen nell’agosto 2018 si è dichiarato colpevole di violazioni della legge elettorale, evasione fiscale ed afferma di aver fatto quel pagamento per influenzare le elezioni del 2016 su “ordine del candidato” Trump. Accuse per le quali viene condannato a tre anni di carcere. In una seguitissima testimonianza al Congresso, Cohen ha puntato il dito contro il suo ex boss, affermando che Trump gli aveva chiesto di mentire e di dire che il presidente “non era al corrente” dei pagamenti.
E’ sulla base delle dichiarazioni di Cohen che Cy Vance, il procuratore di Manhattan predecessore di Alvin Bragg, avvia l”inchiesta che ora ha portato all’incriminazione di Trump, per aver commesso frode aziendale registrando illecitamente come spese legali i 130mila dollari spesi per pagare il silenzio di Daniels.
Daniels, al secolo Stephanie Gregory Clifford, è nata 44 anni fa a Baton Rouge, Louisiana, cresciuta da una madre single che non si occupava di lei, tanto che già durante gli anni del liceo lavora negli strip club per mantenersi. Inizia così la carriera di porno star in film di cui nel tempo diventa anche regista, scegliendo un nome d’arte ispirato alla sua marca preferita di whiskey.
L’incontro con Trump avvenne durante un torneo di golf a Lake Tahoe, in California, dove lavorava come escort. La donna ha raccontato di essere stata avvicinata da una guardia del corpo di Trump, e di aver poi trascorso la notte nella stanza di albergo del tycoon, con il quale rimase poi in contatto, tanto che Trump le offrì di partecipare al suo show televisivo, The Apprentice.