(Adnkronos) – Un giudice di New York ha archiviato la causa per diffamazione intentata nel 2021 da Donald Trump contro il New York Times, ordinando all’ex presidente di pagare le spese legali del quotidiano e dei tre giornalisti da lui accusati per la serie di articoli, con i quali hanno vinto il Pulitzer, sui documenti segreti sulle finanze del tycoon.
“I tribunali hanno da tempo hanno riconosciuto che i giornalisti hanno diritto di ricorrere ad attività legali ed ordinarie di ricerca di informazioni senza avere timori, dal momento che queste azioni sono al cuore delle attività protette dal primo emendamento”, ha scritto nella sua sentenza il giudice Robert Reed archiviando quindi la causa con cui Trump chiedeva al Times 100 milioni di risarcimento.
Secondo l’ex presidente i tre giornalisti, insieme alla nipote Mary Trump, hanno partecipato “ad un complotto insidioso teso ad ottenere documenti confidenziali e molto segreti che hanno sfruttato a loro beneficio ed utilizzato come mezzi per legittimare falsamente i loro lavori”. In particolare il Times viene accusato di “aver interferito” per spingere la nipote a violare l’accordo di riservatezza da lei firmato nel 2001. Accusa che Reed non ha ritenuto ammissibile perché “l’obiettivo del Times di riportare una notizia di interesse pubblico costituisce una giustificazione legale”.