(Adnkronos) – Omicidio di Giulia Tramontano, i carabinieri del nucleo investigativo di Milano e i colleghi della compagnia di Rho stanno raccogliendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza di Senago, il comune alle porte di Milano dove lo scorso sabato la donna è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. L’obiettivo – a quanto si apprende – è duplice: da un lato quello di verificare che il barman 30enne non abbia avuto complici e dall’altro ricostruire con esattezza gli spostamenti dell’uomo, che ha confessato di aver ucciso Giulia la sera dello scorso sabato all’interno del loro appartamento di Senago e di averne poi inscenato e denunciato la scomparsa, mentre tentava di disfarsi del corpo, dandolo due volte alle fiamme e poi nascondendolo in garage, nel bagagliaio dell’auto e infine in un’intercapedine in un’area dismessa, dove su sua indicazione i carabinieri lo hanno trovato nella notte tra mercoledì e giovedì.
Le immagini potranno quindi chiarire se aderisca al vero il racconto di Impagnatiello, che – scrivono l’aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo nel decreto di fermo – “ha dimostrato di essere in grado di mentire ripetutamente e di cambiare più volte versione dei fatti”. Il 30enne ha sostenuto anche questa mattina durante l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip Angela Minerva di ucciso Giulia e di averne occultato il cadavere da solo, senza l’aiuto di complici.