(Adnkronos) – Dopo l’attacco a Israele e il raid dello Stato ebraico di oggi su Gaza, arriva l’ultimatum di Hamas sugli ostaggi. “Inizieremo a giustiziare un prigioniero israeliano per ogni bombardamento su case di civili effettuato senza preavviso”, l’annuncio fatto da Hamas e ripreso da Haaretz. Funzionari di Hamas, scrive ancora il quotidiano, si dicono intanto aperti a discussioni sulla tregua con Israele.
L’analista politico di Al Jazeera Marwan Bishara ha affermato che la minaccia di Hamas è il segno che la situazione sul campo a Gaza sta diventando “disperata”. “Hamas – ha spiegato – è sempre più sotto pressione ha causa dei bombardamenti in corso e agli attacchi contro la popolazione civile di Gaza”.
“Si può notare abbastanza chiaramente – ha concluso l’analista – che maggiore è l’oppressione, maggiore è l’uso della forza contro i palestinesi, più brutale è diventata la resistenza palestinese nel corso degli anni”.
Due italo-israeliani con doppio passaporto “non rispondono all’appello”. Lo ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani, spiegando che i due “non sono rintracciabili”. I due italo israeliani sarebbero un padre e un figlio che da 48 ore non rispondono più agli appelli. “Si tratta di due cittadini italiani con doppia cittadinanza che erano nel kibbutz di Be’eri che non sono ritracciabili e insieme alle autorità israeliane stiamo verificando dove sono e cosa possa essergli accaduto. La nostra ambasciata, il nostro consolato, l’unità di crisi del Ministero degli Esteri sono al lavoro, in contatto con le autorità di Tel Aviv. Mi auguro che non siano sati presi prigionieri e che non siano stati portati dentro la striscia di Gaza”, ha detto ancora il ministro degli Esteri.
A seguito delle telefonate del fine settimana con i Ministri degli Esteri di Israele, Egitto e Giordania, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Tajani, ha avuto oggi contatti telefonici con il titolare degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Abdullah bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, e con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini. Contatti con altri Ministri degli Esteri di Paesi della regione sono previsti nelle prossime ore. Lo scrive in una nota la Farnesina.
“L’Italia sta lavorando con i principali partner internazionali e con gli attori più importanti a livello regionale per giungere a una rapida de-escalation”, ha sottolineato il Vicepremier. “Abbiamo ribadito la condanna dell’atroce attacco di Hamas contro Israele ma vogliamo scongiurare un ulteriore allargamento del conflitto, con il coinvolgimento di altri attori come il Libano, dove il nostro Paese è impegnato da anni con militari per garantire la pace”.
Nel corso del colloquio con il Ministro emiratino, Tajani ha espresso apprezzamento per gli appelli alla moderazione di quelle Autorità, che hanno esortato Hamas a cessare le ostilità. “Hamas vuole impedire il riavvicinamento di Israele con i Paesi arabi, bloccando le prospettive di pace in Medio Oriente: i Paesi del Golfo possono svolgere un ruolo molto importante a favore della pace, anche per salvaguardare la positiva dinamica degli ultimi mesi”, ha commentato il Vicepremier. Tajani si è anche confrontato sull’attuale condizione dei cristiani in Terra Santa con il Cardinale Pizzaballa, che ha fornito un aggiornamento sulla situazione nella città di Gerusalemme.