(Adnkronos) – “I Paesi islamici hanno il dovere di cooperare e unirsi per fermare al più presto i crimini dei sionisti contro i palestinesi. L’Iran e l’Arabia Saudita possono aiutare a garantire i diritti legali dei palestinesi e a fermare l’aggressione e i crimini del regime sionista”. Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un colloquio con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, in quella che è la prima telefonata tra i due leader dopo il riavvicinamento di marzo tra Teheran e Riad.
“L’Iran e l’Arabia Saudita, in quanto due attori chiave nella congiuntura critica attuale, devono sostenere la Nazione musulmana oppressa di Palestina”, ha aggiunto Raisi, secondo una nota diffusa dalla presidenza iraniana. Il presidente iraniano ha indicato nella “discriminazione sistematica del sistema di apartheid sionista” contro i palestinesi “la causa principale delle tensioni”, dopo l’attacco su larga scala sferrato sabato da Hamas in Israele.
“Sulla base del principio dell’unità del mondo islamico e di vicinato, la Repubblica islamica dell’Iran è impegnata ad approfondire e rafforzare le relazioni con Arabia Saudita e crediamo che le relazioni tra le due parti abbiano il potenziale per contribuire a stabilizzare, rafforzare e promuovere la sicurezza e la stabilità della regione”, ha proseguito Raisi, secondo cui “oggi vediamo che la Resistenza sta assestando un duro colpo al regime usurpatore sionista”.
Raisi ha considerato la situazione attuale in Medio Oriente il risultato di “ripetuti errori di calcolo da parte dei Paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti”, sottolineando che “l’unica soluzione di principio al problema palestinese è prestare attenzione ai diritti delle persone oppresse di questa terra, sulla base della proposta della Repubblica Islamica dell’Iran affinché tutti i palestinesi determinino il proprio destino in un processo democratico e in elezioni libere ed eque”.
Il presidente iraniano ha osservato infine che “non c’è dubbio che i crimini recenti dei sionisti vengano commessi con il via libera dei sostenitori di questo regime. Tuttavia, queste azioni non solo non porteranno al raggiungimento dei loro obiettivi, ma causeranno l’espansione e l’escalation dell’insicurezza nella regione e nel mondo”.
“L’ho detto chiaro agli iraniani, state attenti”. Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, dopo l’attacco di Hamas a Israele ha inviato un ‘avvertimento’ all’Iran, finanziatore e sostenitore del movimento.
Intervenendo alla Casa Bianca a un incontro con i leader della comunità ebraica americana, Biden ha dettagliato l’assistenza militare che sarà fornita per la difesa di Israele, “incluse munizioni e intercettori per rifornire l’Iron Dome”, aggiungendo che sono in arrivo nella regione una portaerei e aerei da guerra. “Hamas è il male puro”, ha scandito.