(Adnkronos) – “Da convinto assertore della sanità pubblica sono e resto contrario ai Pronto soccorso privati. L’articolo 32 della Costituzione parla chiaro, la ‘Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’”. Così all’Adnkronos Salute Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, a margine della presentazione di “Alopecia Areata Day”, la Giornata nazionale dell’Alopecia Areata.
“Tuttavia – sottolinea Gemmato – il privato se convenzionato va bene perché al cittadino non deve interessare chi eroga il servizio, al cittadino devono essere validati l’universalismo, quindi la gratuità della prestazione e i termini ragionevoli dell’erogazione della stessa, soprattutto i termini di prevenzione”. Se “oggi devo avere un’indagine diagnostica predittiva, penso per esempio allo screening del tumore della mammella che se diagnosticato per tempo porta alla guarigione nell’83% dei casi, quell’esame deve essere fatto nel pubblico. Ma se viene eseguito nel privato convenzionato, a costo zero per chi lo fa, al cittadino non interessa se è lo Stato che eroga la prestazione direttamente o no, l’importante è che acceda in tempi brevi allo screening”. La sanità “privata convenzionata funziona perché diventa un’articolazione del Ssn. Pensare invece che chi è più ricco possa accedere ai servizi sanitari per saltare la fila è inammissibile”, conclude.