(Adnkronos) – Mentre proseguono le operazioni israeliane in risposta al terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele, nelle prossime ore “verranno rafforzati gli sforzi umanitari per Gaza, guidati da Egitto e Stati Uniti”. Ad assicurarlo, il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari, come riporta il sito israeliano di notizie Ynet.
Le Idf, spiega quindi il portavoce, “hanno avvertito per più di due settimane gli abitanti di Gaza, con diversi mezzi di comunicazione, affinché stiano lontani dalle postazioni di Hamas. Oggi insistiamo sull’urgenza di questo monito: i civili nel nord di Gaza e a Gaza City devono spostarsi temporaneamente verso sud, verso luoghi più sicuri, dove possono avere acqua, cibo e medicine”.
Aumenta intanto il numero delle truppe israeliane dispiegate nel quadro dell’operazione nella Strisci. Le Idf hanno aumentato il numero di unità in campo nel contesto dell’ampliamento delle operazioni nell’enclave palestinese, scrive il Times of Israel secondo cui le forze stanno intervenendo più in profondità nella Striscia rispetto ai giorni scorsi.
Israele ha “superato le linee rosse” e “potrebbe costringere tutti a intervenire”. E’ quello che si legge intanto in un post pubblicato sull’account del presidente iraniano Ebrahim Raisi sul social.
“I crimini del regime sionista hanno superato le linee rosse, fatto che potrebbe costringere tutti a intervenire – si legge – Washington ci chiede di non fare nulla, ma continua ad assicurare ampio sostegno a Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato messaggi all’asse della resistenza (le forze sostenute dall’Iran in Medio Oriente, Hamas e gli Hezbollah libanesi compresi) , ma hanno ricevuto una risposta chiara sul campo di battaglia”.
Tre palestinesi sono rimasti uccisi in scontri con le forze israeliane registrati nelle ultime ore in Cisgiordania. La tv satellitare al-Jazeera, che rilancia notizie dell’agenzia palestinese Wafa, riferisce di un giovane che sarebbe stato ucciso dal fuoco delle forze israeliane durante un blitz nel campo profughi di Askar, vicino Nablus. Un altro palestinese sarebbe rimasto ucciso a Beit Rima, a nord di Ramallah, e il terzo a Tammoun, nella zona di Tubas.