(Adnkronos) – “L’Occidente non abbandona la sua strategia di contenimento della Russia e i suoi obiettivi aggressivi in Ucraina. Ma non rinunceremo ai nostri obiettivi dell’operazione militare speciale”. Lo ha detto oggi Vladimir Putin parlando ai vertici militari al ministero della Difesa, riporta Ria Novosti, riferendosi alla guerra in Ucraina nella quale, secondo il presidente russo, l’iniziativa è in mano all’esercito russo.
“In sostanza, facciamo ciò che riteniamo necessario, ciò che vogliamo, dove necessario, dove voi, i comandanti in generale, ritenete opportuno aderire a tattiche di difesa attiva, questo è ciò che accade e miglioriamo le nostre posizioni”, ha aggiunto il presidente russo, sostenendo che il nemico sta subendo pesanti perdite e che il mito dell’invulnerabilità dell’equipaggiamento militare occidentale è crollato.
Dall’inizio della guerra in Ucraina, sono caduti oltre 380mila militari di Kiev. Lo sostiene il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, secondo quanto riporta la Tass. “Dall’inizio dell’operazione speciale, le perdite delle forze armate ucraine hanno superato i 383mila militari uccisi e feriti, 14mila carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e mezzi corazzati, 553 aerei e 259 elicotteri, ottomila mezzi da campo cannoni di artiglieria e sistemi di razzi a lancio multiplo”, ha detto il ministro in una riunione prolungata del consiglio del dipartimento militare.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che presto parlerà con il suo omologo russo, Vladimir Putin, con l’obiettivo di cercare di convincerlo a riprendere l’Iniziativa per il grano del Mar Nero. “Presto parleremo con il presidente russo Vladimir Putin e gli diremo ‘dobbiamo far funzionare il Corridoio dei cereali, non importa come’. Ricevendo una risposta positiva da lui, possiamo continuare sulla nostra strada”, ha dichiarato Erdogan ai giornalisti sul volo di ritorno da Budapest, secondo quanto riportano i media turchi.
A luglio la Russia si è ritirata dall’accordo – mediato dalla Turchia e dalle Nazioni Unite – che consentiva all’Ucraina di esportare in sicurezza grano dai porti del Mar Nero, sostenendo che l’intesa non fosse attuata nella parte che dovrebbe consentire a Mosca di esportare grano e fertilizzanti. Domenica le autorità russe hanno ribadito di non avere alcun interesse ad estendere l’accordo.