(Adnkronos) – “Sappiamo che la sclerosi laterale amiotrofica ha un impatto a 360 gradi sulla vita dei pazienti, influendo fortemente anche sull’indipendenza individuale. Coerentemente con la nostra vision ‘Innovating cure & care to make patients’ lives better’, supportiamo le persone nella loro esperienza di malattia facendo leva sui progressi scientifici. Siamo dunque particolarmente orgogliosi di poter mettere a disposizione anche della comunità Sla italiana una nuova formulazione terapeutica che la persona può assumere più facilmente e che comporta effetti positivi sia sull’aderenza terapeutica, sia sulla qualità di vita”. Così Rossella Balsamo, Medical Director Zambon Italia e Svizzera, commenta la disponibilità della formulazione orodispersibile di riluzolo.
Le patologie del sistema nervoso centrale sono una delle aree della ricerca scientifica di Zambon, multinazionale farmaceutica nata a Vicenza nel 1906 e presente ora in 23 Paesi tra Europa, America e Asia. In Europa e in Italia – ricorda l’azienda – riluzolo è l’unico farmaco ‘disease modifying’ approvato per la Sla. Agisce sul glutammato, un messaggero chimico del cervello e del midollo spinale, che si ritiene possa causare la distruzione delle cellule nervose se presente in quantità eccessiva. La molecola è in grado di interrompere il rilascio di glutammato, aiutando così a prevenire i danni alle cellule nervose e ritardando la progressione della malattia. Uno studio scientifico ha evidenziato come l’assunzione quotidiana di riluzolo 100mg abbia determinato una sopravvivenza – definita come i pazienti in vita, non intubati per la ventilazione meccanica e non tracheotomizzati – significativamente più prolungata rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo.