(Adnkronos) – “Seguiamo con attenzione e preoccupazione quanto sta accedendo in Medio Oriente. Sono in costante contatto con le ambasciate d’Italia a Tel Aviv e a Teheran. Sentiti il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, il Governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario”. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’inizio dell’attacco iraniano a Israele.
“Ci auguriamo che sia una reazione, quella iraniana all’attacco di Israele al consolato di Damasco, che si fermi all’attacco di questa sera”, ha detto poi Tajani al Tg1.
“Noi cerchiamo sempre una de-escalation, ieri ho parlato quasi un’ora con ministro Esteri dell’Iran, ho chiesto prudenza per evitare un allargamento del conflitto, mi ha fatto capire che l’attacco ci sarebbe stato comunque stato. Il ruolo dell’Italia, che guida il G7, è quello di invitare tutti alla prudenza per evitare l’esplosione di una crisi che nessuno vuole che ci sia”, ha aggiunto.
L’Iran mi ha garantito “la massima attenzione e la massima responsabilità” per quanto riguarda i 1.100 militari italiani schierati tra “Hezbollah e Israele, sud Libano e nord Israele. Da parte iraniana c’è una rassicurazione, quindi un impegno, a fare tutto perché non vengano assolutamente coinvolti gli italiani”, ha precisato il titolare della Farnesina.
“E una reazione che ci aspettavamo tutti. I droni ci metteranno 9 ore ad arrivare, bisogna vedere se saranno utilizzati missili, potrebbero concentrarsi tutti nello stesso momento in modo da mettere in difficolta le difese israeliane”. Lo ha detto al Tg2 il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“La reazione di Israele dipenderà dal danno che darà quest’attacco, ci auguriamo tutti che non sia un attacco con danni che obblighino Israele a una reazione più forte, che non ci sia un’escalation. Stiamo monitorando costantemente la situazione”, ha affermato, aggiungendo che i soldati italiani in missione in Libano “sono stati avvisati e messi in condizioni di sicurezza”.