Uap: “Governo argini fondi Regioni a farmacie per attività pre-diagnostica”

(Adnkronos) – “Un immediato intervento del Governo affinché controlli – ed argini – la potestà normativa delle Regioni, alcune delle quali stanno deliberando fondi per consentire alle farmacie di eseguire attività pre-diagnostica, in spregio alla normativa nazionale attualmente in vigore. In particolare, si vuole impedire che le farmacie, che godono di mere autorizzazioni commerciali comunali, effettuino prestazioni sanitarie senza rispettare le stesse normative stringenti richieste ai laboratori di analisi, specialistica medica, poliambulatori, cliniche, centri diagnostici e ospedali pubblici e privati, che invece necessitano di autorizzazioni regionali ed erogano servizi sanitari certificati Iso:9001 prevista proprio a tutela della salute dei cittadini. Inoltre, si sottolinea che è previsto un tariffario con rimborsi superiori per le farmacie, creando disparità e premiando chi non rispetta gli stessi standard, ma appartiene a lobby di potere”. E’ l’allarme che lancia l’Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, e che sarà al centro della conferenza stampa il 27 giugno nella sala delle conferenze stampa alla Camera dei deputati alle 16.  

Uap auspica che il “presidente della Repubblica Mattarella e il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Fedriga, tutori della legalità, intervengano a tutela della nostra Costituzione, in un momento di impasse della legalità, mantenendo rigorosi controlli per tutte le prestazioni sanitarie per garantire sicurezza e qualità, per un sistema sanitario efficiente e sicuro”. Diversamente, infatti, le strutture sanitarie private “dovrebbero essere libere di poter erogare servizi commerciali come le farmacie – rimarca Uap lanciando una provocazione – Nella conferenza stampa verrà, peraltro, annunciata la manifestazione che si terrà a settembre per discutere sui seguenti temi: nomenclatore tariffario proposto da Uap; prestazioni ambulatoriali e mediche solo se ciascuna Regione autorizzi le farmacie adeguandosi alla normativa nazionale del D.Lgs. n. 502/92; uscita delle strutture accreditate e convenzionate dalla sezione beni e servizi e ritorno a presidi sanitari; 200mila prestazioni in rete e non in singolo per le reti di laboratorio di patologia clinica; anche l’1% che era destinato alle attività di ambulatori e poliambulatori già inserito nella legge di Bilancio del vecchio anno deve rimanere nella postazione a cui era stato destinato”. 

“Ci appelliamo al presidente affinché si ritorni a mettere una regia di sicurezza per la salute dei cittadini italiani, presenziando all’evento anche solo con una missiva o un collegamento in videoconferenza”, conclude Uap.  

(Adnkronos)