(Adnkronos) – “L’Area culturale dolore della Siaarti è un’area molto vivace, molto importante. Gli anestesisti-rianimatori sono gli specialisti della terapia del dolore. Noi ci definiamo dei ‘playmaker’, cioè quelli che lavorano in squadra, con altri professionisti e anche con altre discipline, per sviluppare il trattamento corretto del dolore e della malattia. Sotto questo profilo l’area culturale della nostra società scientifica rappresenta da sempre un punto di riferimento culturale, professionale e scientifico”. Lo ha detto Antonino Giarratano, presidente Società italiana di anestesia analgesia, rianimazione e terapia intensiva, in occasione dell’apertura del 23.esimo Congresso nazionale dell’Area culturale dolore (Acd).
“Siaarti – continua Giarratano, responsabile scientifico dell’evento – ha 13mila anestesisti e rianimatori iscritti: in questo triennio, abbiamo lavorato tantissimo. Oggi a Palermo noi riportiamo i risultati anche di questo lavoro che ha visto Siaarti e l’Area culturale dolore produrre buone pratiche, linee guida e avere rapporti istituzionali. In questo momento la società scientifica – aggiunge il presidente Siaarti – ha un ruolo fondamentale: fare da collettore tra il mondo sanitario e professionale”, sviluppando “formazione e aggiornamento, e il mondo delle istituzioni, cioè quel mondo che poi deve far sì che le norme, le regole, le procedure e i modelli organizzativi siano portati a servizio dei cittadini”.
“Il congresso dell’Area culturale dolore diventa determinante – sottolinea Giarratano – avremo un confronto serrato in questi 3 giorni non solo tra professionisti, per fare aggiornamento, ma anche con le istituzioni in quanto la Legge 38 – approvata ormai 10 anni fa – è stata applicata in modo parziale. Non si è mai sviluppato un percorso organizzativo nei decreti attuativi – osserva il presidente – e il Dm70 e altri Dm sul territorio, come il famoso Dm77, non riportano dei modelli organizzativi efficaci. Siaarti, nei Tavoli istituzionali, con il grande contributo della sua Area culturale dolore, ha sviluppato dei modelli organizzativi che speriamo siano accolti dalle istituzioni. Sotto questo profilo – conclude il presidente – devo ringraziare Alessia Violini, coordinatrice dell’Area culturale dolore, che tanto si è spesa per il successo del congresso” che si apre oggi a Palermo.