(Adnkronos) – “Le biotecnologie sono tecnologie abilitanti che possono essere utilizzate per la salute, l’ambiente, l’agricoltura e l’industria. L’Unione Europea lo scorso a marzo ha pubblicato un manifesto in cui evidenzia l’importanza di queste tecnologie per tutto il secolo che abbiamo di fronte. Quindi a breve avremo anche dall’Ue una sollecitazione a muoverci come Paese. Abbiamo grandi opportunità. Ora dobbiamo in qualche modo fare sistema, cercare di capire quali sono gli ostacoli che in ogni area dobbiamo risolvere per poter essere competitivi anche noi come Paese”. Così all’Adnkronos Fabrizio Greco, presidente di Assobiotec-Federchimica che ha aperto oggi a Roma l’Assemblea pubblica 2024 dal titolo “Competitività: il nodo della ricerca, il ruolo dell’impresa”.
“Dobbiamo partire dal presupposto che un’idea deve diventare una soluzione per i cittadini e per i pazienti – ha aggiunto Greco – Per avere l’idea abbiamo bisogno di giovani formati . In questo è fondamentale che la ricerca sia sufficientemente finanziata e incentivata perché la ricerca è un asset non solo nell’ottica delle pubblicazioni scientifiche ma perché crea valore per i cittadini e per il Paese”.
“Le conclusioni del documento della Commissione Ue ‘Building the future with nature: boosting biotech and bio-manufacturing in Europe’ recentemente presentato lo mettono chiaramente in luce: le biotecnologie e le bioproduzioni sono tra le tecnologie più promettenti di questo secolo. È allora il momento di agire anche con politiche e azioni nazionali che possano finalmente consentire al settore di esprimere tutto il suo potenziale, restituire al Paese competitività e resilienza e ai cittadini e all’ambiente una salute migliore”.
La mattinata di lavori – con i due focus sul ruolo del settore privato nel supportare il progresso della ricerca e sulle sfide della società contemporanea nell’accompagnare l’evoluzione scientifica – ha visto l’alternarsi sul palco di rappresentanti istituzionali, scienziati, imprese, addetti ai lavori e rappresentanti di associazioni di categoria ed è stata una nuova occasione di incontro e confronto per ribadire unanimemente il potenziale e il valore delle biotecnologie: asset strategico per l’Italia di oggi e di domani, opportunità di sviluppo della conoscenza, dell’economia e del benessere, ma anche strumento indispensabile per l’autonomia strategica dell’Italia e dell’Europa.
I dati del documento della Commissione Europea danno valore e sostanza a questa prospettiva – riporta una nota -: nel 2021 la dimensione complessiva del mercato globale delle biotecnologie ammontava a 720 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo superiore al 18%. Gli Stati Uniti dominano questo mercato contribuendo per il 60% al valore globale, seguiti dall’Ue (12%) e dalla Cina (11%). Nel 2018 nell’Unione europea le biotecnologie hanno contribuito direttamente con 31 miliardi di euro al Pil complessivo, hanno creato 210.700 posti di lavoro diretti nel settore sanitario, industriale e agricolo, oltre a sostenere 625.700 posti di lavoro (indiretti e indotti) nell’economia complessiva. Tra il 2008 e il 2018, l’industria delle biotecnologie è cresciuta a un ritmo più che doppio rispetto a quello dell’economia complessiva, rendendola una tra le industrie innovative in più rapida crescita nell’Unione Europea.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per presentare il sondaggio YouTrend ‘Le biotecnologie nell’immaginario degli italiani’.
“I principali dati mostrano una generale conoscenza del biotech con l’87% degli italiani che ha già sentito parlare di biotecnologie. L’opinione è globalmente positiva e la salute è l’ambito a cui sono maggiormente associate queste tecnologie. La percezione è che avranno un impatto significativo sulla vita quotidiana e che portano con sé più benefici che rischi – spiega Lorenzo Pregliasco, co-founder di YouTrend intervenuto per la presentazione del sondaggio – Sicuramente gli italiani non si sentono molto informati sul tema e il 71% dichiara che di aver bisogno di ulteriori approfondimenti”. Sempre il sondaggio rileva come ‘innovazione’, ‘progresso’ e ‘sperimentazione’ siano i concetti maggiormente associati alle biotecnologie e che per due italiani su tre l’etica dovrebbe porre limiti alle biotecnologie. Preoccupa, infatti, il 61% degli italiani l’eventuale uso delle biotecnologie per scopi non etici.
Durante l’assemblea si è svolta l’assegnazione dell’Assobiotec Award 2024 a Maria Grazia Roncarolo MD, Direttrice del Centre for Definitive and Curative Medicine e docente di Pediatria e Medicina Stanford University “per il suo contributo al progresso della ricerca nelle malattie genetiche e nella medicina rigenerativa, per aver saputo tradurre i risultati di diverse scoperte scientifiche in trattamenti efficaci per pazienti che non avevano alcuna risposta terapeutica, per aver dato concreto valore alle virtuose connessioni tra ricerca pubblica e privata e a quella tra scienza di base e clinica; per rappresentare ogni giorno con conoscenza, professionalità e competenza l’eccellenza della ricerca italiana nel mondo”.
Il premio è un riconoscimento che dal 2008 viene assegnato alle personalità e/o enti che si sono particolarmente distinti nella promozione dell’innovazione, della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico.