(Adnkronos) – Circa 21mila studenti affrontano oggi i test di ammissione ai corsi di laurea in Infermieristica per 20.435 iscrizioni disponibili. Anche se i posti a bando crescono (377 in più rispetto al 2023-2024), le domande per l’ammissione per il 2024-2025 sono in riduzione di 2.377 unità rispetto allo scorso anno (-10%) con le richieste minori al Centro-Nord e più alte al Sud. Così in una nota la Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche (Fnopi) evidenzia la necessità di una revisione complessiva del sistema per aumentare l’attrattività della professione, con specializzazioni, prospettive di carriera e riconoscimenti dal punto di vista economico e organizzativo.
A tal fine la Federazione invita ad agire su più livelli, tanto dal punto di vista formativo quanto dal punto di vista professionale. Rispetto alla formazione, la proposta è di accorciare i tempi di azione, iniziando oggi ad analizzare i dati delle domande di iscrizione e a studiare fabbisogni e azioni da attuare per i prossimi anni accademici. Indispensabile è anche ampliare il lasso temporale dedicato alle iscrizioni ai test, pubblicando i bandi con maggiore anticipo (quest’anno c’è stato solo un mese a disposizione per gli aspiranti infermieri) per permettere a studenti e famiglie di individuare nel corso di Infermieristica un’opportunità su cui riflettere e scegliere con ponderazione. Fondamentale per Fnopi è poi rendere concreta ed efficace la flessibilità delle graduatorie, introdotta da questo anno accademico, perché gli idonei abbiamo ulteriore possibilità di accesso al corso di laurea in sedi diverse da quelle in cui hanno svolto i test. Su questo aspetto, voluto dal ministero dell’Università e della Ricerca e sostenuto dalla Federazione Ordini, Fnopi avvierà un’attività costante di monitoraggio. Infine, gli infermieri chiedono una revisione complessiva del sistema che, a partire dalle specializzazioni dei percorsi formativi magistrali (in via di attivazione), possa offrire prospettive di carriera e consentire di liberare competenze che oggi spesso vengono già esercitate, ma non sono riconosciute adeguatamente dal punto di vista economico e organizzativo.
Il calo delle domande di iscrizione – che si registra per tutte le professioni di cura – si conferma marcato nelle regioni del Centro e del Nord Italia, ma da quest’anno comincia a interessare anche alcune regioni del Sud. Il dato diventa particolarmente rilevante anche nella fase successiva alle selezioni, quando, trovando posti liberi al Nord, molti studenti meridionali si trovano costretti a rinunciare perché le spese per i ‘fuori sede’ e per le famiglie diventano impossibili da sostenere. Resta comunque importante che, a fronte di una sempre più ampia scelta universitaria e alla riduzione dei giovani – nel 2024 i maturandi sono stati 10mila in meno – oltre 21mila studenti hanno puntato sul test di ammissione a Infermieristica. A loro, come a tutti i cittadini che rischiano in futuro di non avere più assistenza adeguata – conclude la nota – vanno date risposte concrete.