(Adnkronos) – Piogge torrenziali si stanno abbattendo sull’Europa centrale e orientale per il passaggio della tempesta Boris. Le inondazioni hanno causato migliaia di evacuazioni e danni catastrofici. Dopo la morte di quattro persone avvenuta ieri in Romania, il bilancio è salito oggi, con una persona annegata in Polonia e un vigile del fuoco morto in Austria. Inoltre nella Repubblica Ceca risultano disperse quattro persone.
Le impressionanti immagini delle inondazioni mostrano interi quartieri allagati, strade sommerse, residenti con l’acqua fino alle spalle in Romania, dighe di sabbia per limitare l’innalzamento delle acque, persone rifugiate in una scuola in Polonia. La tempesta ha causato massicce interruzioni di corrente e nella rete di trasporti.
Il ministero degli Interni romeno ha riferito che “sono più di 5.000 le famiglie e più di 15.000 le persone colpite nelle contee di Galati e Vaslui”. Nel nord-est dell’Austria, un vigile del fuoco è morto nel corso di un intervento, mentre nella città polacca di Glucholazy, al confine con la Repubblica Ceca, il fiume Biala Glucholaska, in piena, è passato sopra gli argini, allagando il centro cittadino e i quartieri lungo il fiume.
Migliaia di persone sono state evacuate su entrambi i lati del confine, dove centinaia di migliaia di case sono rimaste senza elettricità fino a stamattina. Il traffico ferroviario tra la Polonia e la Repubblica Ceca è stato interrotto. La situazione è particolarmente grave nel nord-est, dove la città di Opava è stata evacuata a causa dello straripamento del fiume omonimo.
La Polonia ha fatto intervenire l’esercito, dotato anche di attrezzature pesanti, per sostenere i vigili del fuoco e la polizia, ha detto alla stampa il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. I fornitori cechi di elettricità hanno riferito che 260.000 case sono rimaste senza elettricità a causa delle inondazioni. In Austria il traffico ferroviario è stato interrotto la scorsa notte in alcune parti del Paese.
Una linea metropolitana di Vienna è stata parzialmente chiusa, con l’intera rete minacciata dal fiume Vienna e dal canale del Danubio che attraversa la capitale austriaca. La regione del Paese più colpita dalla tempesta, la Bassa Austria (nord-est), è stata classificata come zona disastrata. Con 1,72 milioni di abitanti è la più popolosa del Paese dopo Vienna.