(Adnkronos) – Una piazza pedonale che tra alberi, sedute e fontane unisce in un’unica prospettiva Castel Sant’Angelo a San Pietro, eliminando il fiume di macchine davanti a via della Conciliazione, grazie al prolungamento del sottopasso già esistente di lungotevere in Sassia. Dopo 450 giorni di lavori e un investimento di 85,3 milioni, è stata inaugurata questa mattina a Roma piazza Pia, l’opera simbolo del Giubileo. Al taglio del nastro la premier Giorgia Meloni, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, monsignor Rino Fisichella delegato del Papa per il Giubileo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Presenti anche il sottosegretario Alfredo Mantovano, l’ad di Anas Aldo Isi e il presidente di Anas Edoardo Valente. Nonostante i ritrovamenti archeologici eccellenti, dalla fullonica romana al portico di Caligola, i lavori sono stati chiusi in tempo per l’apertura della Porta Santa di domani a San Pietro.
“Dalla notte di domani Roma aprirà le sue porte a milioni di pellegrini. Abbiamo lavorato tutti affinché la città eterna sia all’altezza delle aspettative”, ha detto la premier Meloni all’inaugurazione. “Abbiamo dimostrato che quando le cose le vogliamo fare, le facciamo bene. E’ stato un piccolo miracolo civile”, ha sottolineato.
“Abbiamo messo attorno allo stesso tavolo con la cabina di regia tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti – ha spiegato – Abbiamo rimosso in tempo reale gli ostacoli e le difficoltà che talvolta si presentavano”.
La premier ha ringraziato tutte le autorità e “chi ha lavorato perché questa opera fosse possibile”. “Non lo voglio chiamare un miracolo perché sarebbe eccessivo ma si può definire un piccolo miracolo civile di quelli di cui siamo capaci quando sappiamo ricordarci il nostro valore. Lo possiamo chiamare – ha rimarcato Meloni – metodo Giubileo e dimostra che le cose si possono fare bene e velocemente. La pubblica amministrazione può stupire e sa farlo quando è motivata da grandi obiettivi come è il Giubileo, un evento storico. Penso che debba farlo anche con i piccoli obiettivi quotidiani”.
“Tra qualche ora il Santo Padre darà inizio al Giubileo con l’apertura della Porta Santa. Dalla notte di domani Roma aprirà le sue porte ancora di più di quanto non faccia ogni giorno, milioni di pellegrini raggiungeranno San Pietro e le altre basiliche giubilari. In questi anni noi tutti abbiamo lavorato tanto e bene perché la città eterna sia all’altezza delle aspettative. L’opera che inauguriamo questa mattina, probabilmente la più imponente, con un investimento da oltre 85 milioni di euro, ci consente sostanzialmente di raggiungere due obiettivi – ha evidenziato Meloni – Da una parte, rendere il traffico di questa zona più veloce; dall’altra come è stato ricordato, restituire grande e sicuro lo spazio pedonale”.
Il sindaco Gualtieri ha dato il “benvenuti a tutti a piazza Pia. Ci credevano in pochi ma ce l’abbiamo fatta: il Giubileo dona a Roma una nuova bellissima piazza”. Gualtieri ha voluto “ringraziare il sottosegretario Mantovano che ha presieduto in maniera impeccabile un tavolo inter istituzionale senza il quale questa e tante altre opere non sarebbero state possibili”.
“Abbiamo dimostrato che il patrimonio archeologico” che abbiamo nel sottosuolo “non è un ostacolo alla trasformazione di Roma”, ha detto il sindaco, spiegando che “sotto la direzione dell’Anas hanno lavorato in questo cantiere 110 maestranze suddivise in tre turni, h24, in 450 giorni, non si sono mai fermati. Un poderoso sforzo collettivo. Voglio esprimere la mia gratitudine a nome di Roma”.
Meloni e Gualtieri hanno assistito al passaggio delle prime auto per il nuovo sottopasso di piazza Pia.