ROMA (ITALPRESS) – “Conflavoro Pmi sostiene in pieno l’azione quotidiana dei commercialisti. Se decidono di scioperare, avranno il nostro pieno e completo supporto”. Così Roberto Capobianco, presidente dell’associazione delle piccole e medie imprese che si schiera con i commercialisti che potrebbero entrare in stato di agitazione a causa della mancata proroga a settembre dei versamenti fiscali, in scadenza già da oggi. “Si è venuta a creare una situazione inconcepibile e per certi versi e anche pericolosa. Da una parte – commenta Capobianco – abbiamo i commercialisti che si ritrovano schiacciati da una mole di pratiche incredibile. Dall’altra, i contribuenti, le nostre imprese a cui si chiede il miracolo, senza eccezioni. Per quanto riguarda i commercialisti, come al solito si ritrovano sbalzati in trincea a cercare di parare i colpi delle nostre aziende chiaramente affrante e incredule della mancata proroga. Ma è possibile non capire che in mezzo a un dramma mai visto prima, dover sborsare contestualmente sia il saldo 2019 sia l’acconto 2020 delle imposte sui redditi e mille altre balzelli, per tantissime aziende vuol dire la fine?”. Conflavoro ha chiesto più volte non soltanto la proroga dei versamenti, ma una dilazione degli stessi ben più ampia nel tempo. “Non ci fermeremo di certo adesso, anzi. Però alle partite Iva – sottolinea Capobianco – chiediamo di non alimentare sfoghi inutili e ingiusti verso i commercialisti, che tantissimo hanno fatto in questi mesi di lockdown e che tanto ancora sono chiamate a fare nei prossimi. Al governo chiediamo uno sforzo altrettanto importante, ma che deve essere fatto a tutti i costi: si vada quantomeno alla proroga immediata delle scadenze. Ne va della stessa vita di imprese, partite Iva e piccoli artigiani commercianti e degli stessi professionisti, che soprattutto nei prossimi tre mesi subiranno i primi veri effetti della crisi”, conclude.
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