ROMA (ITALPRESS) – “Il governo Draghi rappresenta una grande scommessa. Il Pd lo sosterrà con impegno e lealtà; con i suoi contenuti programmatici e con i suoi ideali e valori”.
Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti in un suo intervento su Repubblica. “L’esito positivo – prosegue – è stato possibile grazie al sostegno dell’insieme delle forze che hanno sostenuto il precedente governo” e “l’aver mantenuto l’asse unitario tra il Pd i 5 Stelle e Leu, che fino all’ultimo ha tentato di dare basi più ampie e solide al Conte II ha permesso con più facilità, convinzione e naturalezza di portare attorno a Draghi l’insieme del campo democratico”. Questa unità “ha impedito che essa scivolasse verso la destra o forme di sovranismo e populismo che in ventiquattro ore hanno preteso di trasformarsi in un inedito slancio europeista”. Ma “solo il tempo potrà dimostrare la credibilità e la sincerità di una così improvvisa conversione”. “Circoscrivere il più chiaramente possibile la missione dei prossimi mesi – aggiunge – da una parte significa non risparmiarsi nell’azione dell’oggi, e dall’altra la consapevolezza che tuttavia nella società italiana il Partito Democratico rimane per il futuro nettamente alternativo alla Lega e all’insieme della destra, non solo politicamente ma per valori e visione del mondo”. “Già negli eccessi polemici di queste prime ore si conferma la necessità assoluta, in una nuova maggioranza così variegata, di sopire le asprezze inutili, il ping-pong delle dichiarazioni, la miseria delle ‘visibilità'”, quindi “avremmo preferito una coalizione a sostegno di Draghi più coesa. Non è stato possibile. Per questo occorre definire un programma essenziale di cose da fare per, immediatamente, mettersi al lavoro sui drammatici problemi delle persone, dei lavoratori, delle imprese”.
“Non ci tiriamo indietro – aggiunge – anzi ci impegneremo con tutte le nostre energie affinchè il nuovo governo sia in grado di operare con serenità ed efficacia”.
(ITALPRESS).
Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti in un suo intervento su Repubblica. “L’esito positivo – prosegue – è stato possibile grazie al sostegno dell’insieme delle forze che hanno sostenuto il precedente governo” e “l’aver mantenuto l’asse unitario tra il Pd i 5 Stelle e Leu, che fino all’ultimo ha tentato di dare basi più ampie e solide al Conte II ha permesso con più facilità, convinzione e naturalezza di portare attorno a Draghi l’insieme del campo democratico”. Questa unità “ha impedito che essa scivolasse verso la destra o forme di sovranismo e populismo che in ventiquattro ore hanno preteso di trasformarsi in un inedito slancio europeista”. Ma “solo il tempo potrà dimostrare la credibilità e la sincerità di una così improvvisa conversione”. “Circoscrivere il più chiaramente possibile la missione dei prossimi mesi – aggiunge – da una parte significa non risparmiarsi nell’azione dell’oggi, e dall’altra la consapevolezza che tuttavia nella società italiana il Partito Democratico rimane per il futuro nettamente alternativo alla Lega e all’insieme della destra, non solo politicamente ma per valori e visione del mondo”. “Già negli eccessi polemici di queste prime ore si conferma la necessità assoluta, in una nuova maggioranza così variegata, di sopire le asprezze inutili, il ping-pong delle dichiarazioni, la miseria delle ‘visibilità'”, quindi “avremmo preferito una coalizione a sostegno di Draghi più coesa. Non è stato possibile. Per questo occorre definire un programma essenziale di cose da fare per, immediatamente, mettersi al lavoro sui drammatici problemi delle persone, dei lavoratori, delle imprese”.
“Non ci tiriamo indietro – aggiunge – anzi ci impegneremo con tutte le nostre energie affinchè il nuovo governo sia in grado di operare con serenità ed efficacia”.
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