ROMA (ITALPRESS) – Rt in calo a 0,98, ma ancora troppo vicino all’1 e ricoveri in terapia intensiva in aumento. Non sono buoni i dati del consueto report settimanale dell’Istituto Superiore della Sanità. Nonostante il lieve calo dei contagi, 232 ogni 100 mila abitanti, contro i 240 della scorsa settimana, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro è preoccupato per l’aumento dei ricoveri, “con il 41% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid. “In tutti i paesi europei c’è stata una ripartenza dei contagi, c’è una decrescita molto lenta della curva”, ha detto Brusaferro nel corso della conferenza stampa settimanale della cabina di regia.
“In Italia, rispetto alla settimana scorsa, si registra un lieve calo dei contagi, ma la decrescita è molto lenta. Rimane basso il numero dei contagi tra gli operatori sanitari, e questo dato dimostra l’importanza dell’efficacia dei vaccini. C’è stata un’inversione della crescita dei contagi tra gli over 80 di fatto la percentuale dei focolai tra strutture ospedaliere e Rsa ha avuto una decrescita molto netta”. Sul fronte vaccini Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione presso il ministero della Salute, ha spiegato che “in questo momento stiamo vaccinando soprattutto per proteggere le persone più fragile, non per far sì che il virus circoli di meno, per raggiungere un’immunità di gregge. Noi così abbattiamo la mortalità e dall’altra parte ritardiamo il raggiungimento dell’immunità di gregge. Per raggiungere l’immunita c’è bisogno di vaccini che proteggono dall’infezione e non solo dalla malattia”.
“L’andamento delle vaccinazioni sta crescendo – ha aggiunto Brusaferro – mentre sul piano dei contagi la curva di decrescita è ancora lenta. Le misure stanno funzionando ma occorre mantenere ancora tanta attenzione”.
(ITALPRESS).
“In Italia, rispetto alla settimana scorsa, si registra un lieve calo dei contagi, ma la decrescita è molto lenta. Rimane basso il numero dei contagi tra gli operatori sanitari, e questo dato dimostra l’importanza dell’efficacia dei vaccini. C’è stata un’inversione della crescita dei contagi tra gli over 80 di fatto la percentuale dei focolai tra strutture ospedaliere e Rsa ha avuto una decrescita molto netta”. Sul fronte vaccini Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione presso il ministero della Salute, ha spiegato che “in questo momento stiamo vaccinando soprattutto per proteggere le persone più fragile, non per far sì che il virus circoli di meno, per raggiungere un’immunità di gregge. Noi così abbattiamo la mortalità e dall’altra parte ritardiamo il raggiungimento dell’immunità di gregge. Per raggiungere l’immunita c’è bisogno di vaccini che proteggono dall’infezione e non solo dalla malattia”.
“L’andamento delle vaccinazioni sta crescendo – ha aggiunto Brusaferro – mentre sul piano dei contagi la curva di decrescita è ancora lenta. Le misure stanno funzionando ma occorre mantenere ancora tanta attenzione”.
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