“Quando abbiamo fatto le unioni civili la sinistra ci provava da 15 anni, abbiamo fatto una mediazione, messo la fiducia e approvato una legge grazie alla quale oggi più persone hanno diritti. Sul ddl Zan sono quasi andati sotto a scrutinio palese, ora stanno brigando per andare a settembre perché così il generale agosto stempera l’attenzione, mentre lasciamo altro tempo persone senza diritti. Noi vogliamo la legge, invece la sinistra fa così: sui diritti fa i convegni e non porta a casa le leggi. Andiamo sul testo Scalfarotto e approviamo la legge prima della pausa estiva”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, registrando un’intervista ad ‘Anni Venti Estate’, in onda questa sera su Rai Due.
L’ex premier ha parlato anche del reddito di cittadinanza: “Vengo dai boy-scout e ho moltiplicato le risorse sulla povertà, il reddito di cittadinanza non è una misura di contrasto alla povertà, così come non lo è stato assumere i navigator. Quelli del M5S sono così, ci arrivano 5 anni dopo, come Di Maio su Uggetti. Per me è fondamentale prendere soldi del Pnrr e metterli per creare nuovi posti di lavoro. Combattere per salvare i posti di lavoro come fanno a Campi Bisenzio o a Brescia, però anziché buttare soldi per chi sta sul divano, sottraendo risorse umane dal lavoro, mettiamo i soldi per creare nuova occupazione. La valanga di soldi pubblici crea difficoltà sull’occupazione, chi può stare sussidiato un altro po’ ci sta”, ha evidenziato.
E sulla fine del governo Conte: “Non ho impagliato io Conte, diciamo che ha fatto molto da solo. Migliaia di morti, pessima gestione delle risorse sul Covid. Gli abbiamo chiesto di cambiare in parlamento e quando abbiamo visto che non c’era verso ci siamo dimessi ed oggi con Draghi è evidente che abbiamo fatto bene”.