Classe 1992, Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglio d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020. Nato a Civitanova Marche (Macerata) il 1° giugno, nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro Padova, vive ad Ancona, non lontano dal campo di allenamento, dopo essere cresciuto nel vicino borgo medievale di Offagna. L’esempio di papà Marco, uno dei migliori specialisti azzurri del passato (finalista ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980) – si legge sul sito della Fidal – si è in parte fatto sentire ma la grande passione del giovane ‘Gimbo’, come viene chiamato, è da sempre il basket, sport praticato a lungo come guardia nella Stamura Ancona.
Dalla primavera del 2009 ha iniziato seriamente con l’atletica e si è guadagnato la convocazione ai Mondiali allievi, poi nel 2011 ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei juniores. L’exploit è avvenuto nel 2012 con la qualificazione per gli Europei di Helsinki dove si è piazzato quinto, seguito dalla vittoria agli Assoluti con il minimo olimpico di 2.31, nuovo primato italiano under 23, misura che gli ha permesso la partecipazione ai Giochi di Londra. Nell’estate 2015 un ulteriore salto di qualità con il record italiano assoluto eguagliato a Colonia con 2.34 e migliorato a Eberstadt (sempre in Germania) per due volte, a 2.35 e 2.37. Nella stagione indoor 2016, altri due record italiani: 2.35 a Banska Bystrica (Slovacchia) e 2.38 a Hustopece (Repubblica Ceca).
Ai Mondiali indoor di Portland 2016 ha vinto il titolo iridato ribaltando con 2.36 alla prima prova l’esito di una finale che fino a quel momento rischiava di vederlo fuori dal podio. Era da 13 anni (Giuseppe Gibilisco nell’asta a Parigi 2003) che un azzurro non conquistava l’oro ai Mondiali, e nessun italiano ci era mai riuscito nel salto in alto. Poi il successo agli Europei di Amsterdam e il record nazionale di 2.39 al meeting di Montecarlo dove però si è infortunato alla caviglia tentando 2.41, dovendo rinunciare ai Giochi di Rio. Nell’estate 2018 è tornato a 2.33 e nel marzo del 2019, due anni e sette mesi dopo l’infortunio, è salito sul gradino più alto agli Europei indoor di Glasgow. Nella stagione al coperto 2021 si è riportato a 2.34 e poi a 2.35, argento europeo in sala. Prima delle gare importanti di solito si rade a metà, solo sul lato destro del viso, e da qui il soprannome ‘Halfshave’. Appassionato di musica, Gianmarco ha suonato la batteria nel gruppo ‘The Dark Melody’ con un classico repertorio rock anni Settanta. È iscritto alla facoltà di Economia.