Dopo Ebola, l’incubo febbre emorragica torna a spaventare l’Africa. L’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è di ieri sera: il ministro della Salute della Guinea ha informato l’agenzia Onu il 6 agosto della presenza sul suo territorio del primo caso confermato di malattia da virus di Marburg (Mvd), nella prefettura di Guéckédou, regione di Nzérékoré, Guinea sudoccidentale. Si tratta di un uomo che ha avuto l’esordio dei sintomi il 25 luglio. L’1 agosto è stato in una piccola struttura sanitaria vicino al suo villaggio, che si trova in un’area al confine sia con la Sierra Leone che con la Liberia. Questo, spiega l’Oms, “è il primo caso noto di malattia da virus di Marburg in Guinea e nell’Africa occidentale”.
L’uomo aveva sintomi di febbre, mal di testa, affaticamento, dolore addominale ed emorragia gengivale. È stato eseguito un test diagnostico rapido per la malaria che è risultato negativo. Il paziente ha ricevuto cure di supporto con reidratazione, antibiotici per via parenterale e un trattamento per gestire i sintomi. Ma non ce l’ha fatta: il 2 agosto è morto nella sua comunità e la struttura sanitaria pubblica locale ha lanciato un’allerta al dipartimento della salute della prefettura di Guéckédou. Un team di esperti di Oms e istituzioni nazionali è sceso in campo.
Dal campione prelevato post mortem e inviato al laboratorio specializzato della zona il 3 agosto è arrivato il verdetto di positività per la malattia da virus di Marburg, ed esito negativo per Ebola. Esito confermato il 5 agosto dal National Reference Laboratory di Conakry e il 9 agosto dall’Institut Pasteur Dakar in Senegal.
Serve ora “uno sforzo coordinato per prevenire la trasmissione e proteggere le comunità – ha avvertito il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, con un messaggio su Twitter – L’Oms è sul campo con i partner locali e continuerà a fornire tutto il supporto necessario”.
Il ministero della Salute insieme all’Oms, ai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), e altre realtà dalla Crice rossa all”Organizzazione internazionale per le migrazioni, hanno avviato misure per controllare l’epidemia e prevenire un’ulteriore diffusione.
La ricerca dei contatti è in corso, insieme alla ricerca attiva dei casi nelle strutture sanitarie e a livello di comunità. Tre membri della famiglia e un operatore sanitario sono stati identificati come stretti contatti ad alto rischio e la loro salute è sotto monitoraggio.
La Guinea aveva dichiarato conclusa di recente, il 19 giugno 2021, un’epidemia da virus Ebola. La rete di operatori sanitari che era stata schierata contro Ebola è ora in campo per supportare le attività di risposta a questa nuova minaccia sanitaria.
Dalla scoperta del primo caso di Marburg ad oggi sono stati individuati in totale 146 contatti e continua la ricerca attiva dei casi sospetti nella comunità e nelle strutture sanitarie. La malattia da virus di Marburg è una malattia altamente virulenta e soggetta a epidemie associate ad alti tassi di mortalità. Nel decorso precoce della malattia, è difficile da distinguere da altre malattie febbrili tropicali, a causa delle somiglianze nei sintomi clinici. Si trasmette per contatto diretto con sangue, fluidi corporei o tessuti di persone infette o animali selvatici (per esempio scimmie e pipistrelli della frutta). Attualmente, non esiste una terapia specifica o un farmaco approvato, ma cure di supporto.