Eugenio Bennato e Mario Incudine a sostegno di Mete Onlus per l’impegno a tutela dei matrimoni forzati e degli abusi sui bambini attraverso viaggi esteri. L’incontro è avvenuto in occasione del “Joe Amoruso Festival” (circuito Castelbuono Jazz Festival, diretto da Angelo Butera), in scena il 13 agosto per il concerto “Canti Briganti” a Campofelice di Roccella. Ineludibile ad inizio serata il ricordo a Gino Strada, seguito da un lungo applauso del pubblico presente, e da tutte le stelle del cielo. “L’arte è strumento fondamentale per diffondere messaggi umanitari avendo la capacità di raggiungere un Target eterogeneo, accarezzando la parte emozionale di ciascun individuo”.
Arriva dritta la testimonianza di Mario Incudine, racconta di ciò che lesse appena arrivato in aeroporto in Brasile, qualche tempo fa trovandosi lì in tournée. “Si tratta di messaggi dal contenuto spaventoso”: “venire qui per abusare sessualmente i bambini è un reato” (l’avviso scritto in italiano restituisce quanto sia abitudine degli italiani partire per abusare sessualmente). Incudine, prosegue: “Si tratta certamente di un reato perseguibile per legge, ma è un reato dell’identità, della filosofia e della dignità umana”. I matrimoni forzati, le spose bambine e le violenze causate alle donne ci riconducono a ciò che sta avvenendo in Afghanistan in queste ore, tornato ad essere “Emirato Islamico” proclamato dai Talebani.
Mete Onlus, attraverso la sua Presidente Giorgia Butera manifesta “solidarietà alla popolazione femminile afghana, tornata a vivere negli inferi”. “Nonostante il portavoce dei talebani affermi che le donne non devono spaventarsi, intanto, si cancellano i volti delle donne da un salone di bellezza, si chiede di non farle recare a lavoro, di nascondersi il luoghi segreti – dice Butera -In ogni città e villaggio gli Imam hanno avuto l’ordine di compilare la lista delle donne non sposate, saranno subito messe a disposizione dei comandanti dei vari battaglioni”. “Ed allora, siamo ribelli nella letteratura, nelle professioni, nei diritti, siamolo anche per loro. E facciamolo, diffondendo amore. E’ la cultura che spaventa la crescita del mondo, l’istruzione. Non abdichiamo mai”, afferma Butera. L’organizzazione diretta da Giorgia Butera, ha di recente dato avvio ad “Amore Festival” (in condivisione progettuale con Barbara Galli, Founder Talent Up), inserito nell’ambito nel Programma di Educazione Permanente “Per Quanto Mi Riguarda, Ho Fatto la Mia Scelta”, che nel suo essere itinerante porterà in tour l’Associazione diffondendo in maniera concreta i suoi valori, il suo impegno e la sua formazione, anche attraverso l’arte. I contatti della Associazione sono disponibili in rete per qualunque tipo di necessità, o richiesta di aiuto.