L’obbligo vaccinale “non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura”. Così, in un colloquio con il ‘Corriere della Sera’, il ministro della Salute Roberto Speranza che oggi in Campidoglio presiederà il G20 dei ministri della Salute che sottolinea: “Il virus esiste ancora, è forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato”. “Sto dicendo – aggiunge – che i vaccini salvano la vita delle persone – spiega – In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure”.
L’obbligo vaccinale dunque “non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura”, sottolinea Speranza aggiungendo: “Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo”, afferma il ministro. La campagna vaccinale “sta andando benissimo”. Poi ringrazia per “il lavoro straordinario” le Regioni e il commissario Figliuolo. E aggiunge: “I ragazzi stanno dando una lezione a tutti, hanno capito meglio degli altri che il vaccino è uno strumento di libertà. Il Paese è in profonda sintonia con le scelte del governo”.
Intanto, l’appuntamento del G20 a Roma “sarà un momento stratosferico per l’Italia, avremo gli occhi del mondo addosso”, dice Speranza. “Una cosa enorme”, aggiunge. “Io cerco sempre di restare umile ma è un appuntamento davvero importante. Puntiamo a firmare il Patto di Roma per vaccinare gli abitanti del mondo intero”.