Mastica moda sin dagli esordi ma ora Ghali sembra fare sul serio, tanto da firmare una capsule per Benetton. Si chiama ‘United Colors of Ghali’ la collezione firmata dal rapper di origini tunisine, primo capitolo di un percorso destinato a durare a lungo. “Sono emozionato e felicissimo – spiega Ghali – mi sento onorato di far parte di questo progetto. E’ una nuova avventura e sono felice che ci sia qualcuno che crede nei giovani e li convolge come Benetton. E’ un brand che per la mia generazione c’è sempre stato, siamo cresciuti con le immagini straordinarie delle loro campagne pubblicitarie. Questa era un’occasione per costruire qualcosa in modo diverso e fresco”. Nella collezione, circa 45 pezzi per 0-12 anni e adulti, sono racchiusi alcuni degli stilemi del cantante, in un clash di culture che spazia dall’hijab alle felpe, alle tute con il nome del rapper scritto in arabo, fino alla varsity jacket, reinterpretata alla Ghali maniera. “L’hijab è un pezzo unico che ho voluto molto – sottolinea Ghali – non c’è stata resistenza da parte dell’azienda per inserirlo nella collezione. Quando ero piccolo venivo preso in giro a scuola, non c’era nessuno che mi rappresentasse mentre ora è la normalità”.
Quando nel 2016 è uscito il ritornello di una sua canzone in arabo “i ragazzi mi scrivevano dicendo che nei corridoi delle scuole le cose erano cambiate – afferma Ghali – e io spero di regalare sempre questa sensazione e rappresentare queste persone. Vivo tra due culture, orientale ed europea, e in questa collezione ho voluto metterle insieme. Ho sempre cercato di mescolare questi due mondi in modo coerente. Odio sentirmi responsabile nella mia arte e nella musica me è un ruolo che non posso nascondere. Oggi i nuovi giovani che vanno a scuola hanno metà classe di origine straniera ed è normale, io mi ritrovo a giustificare cose che per i più piccoli sono scontate. Ricordo la paura che aveva mia mamma nel vedermi frequentare alcuni miei compaesani. Questo ci portava ad auto-ghettizzarci e ci faceva sentire un po’ sbagliati. Nella mia visione ci tengo a stare vicino e far capire che è un valore aggiunto invece. Il fatto per che tanti sono ‘diverso’ mi ha portato fin qui, oggi è un valore”.
Nella collezione, una serie di pezzi streetwear dal taglio over e dalla vestibilità relaxed, spiccano le polo da rugby con l’arab moon, il lettering pop e dai colori forti, come nero, rosso, tabacco e bianco. Le felpe, tutte con fit xxl, con o senza cappuccio, hanno un nuovo monogramma o il logo Ghali/Benetton. “La mia musica è sempre stata accompagnata da una forte scenografia – rimarca – da video forti e forti look. Chi mi conosce sa che parlo anche con questo. Sono musicista ma ho bisogno di esprimermi in più modi. Volevo creare capi di abbigliamento che rappresentassero la mia generazione, in un momento in cui la musica è ferma, anche se in strada la festa non ha mai smesso di esserci. Io non sono designer ma ho team che mi ha aiutato e Benetton mi ha supportato. Senza la loro voglia di intraprendere questo percorso non sarebbe mai successo”.
Gli abiti della collezione si adattano a ogni occasione. “Vanno bene per fare la spesa, andare a scuola, fare un aperitivo o stare in casa” precisa l’artista, che spiega come nella collezione ci sia anche “un assaggio” degli elementi che saranno presenti nel nuovo disco, in uscita nel 2022, nel quale, per la prima volta, canterà in arabo. Tra i pezzi più cari all’artista la varsity jacket college “ha tutti gli elementi che mi rappresentano – osserva Ghali – c’è il nome di una mia pagina fan e simboli che rappresentano il mix di culture, il nome delle mia crew, il numero di dischi di platino che ho fatto. C’è un ‘back to the roots’ presente anche nella mia musica che sto facendo in questo momento, un ritorno alla mia originalità e a ciò che mi ha reso unico”.
I fashion victim sono avvisati: la capsule non è destinata a rimanere un unicum. “La collaborazione con Benetton andrà avanti – annuncia Ghali – si dividerà in due lanci, con una seconda drop prevista per novembre. Mi sono divertito molto, ho avuto modo di toccare i tessuti, vedere l’archivio, non è stata una distrazione per me ma mi ha aiutato ad esprimermi”. Nessun timore, tuttavia, che i fan del rapper storcano i naso. “Chi mi conosce – ammette – sa che sin da piccolo ho una grande passione per lo stile, la silhouette. Penso di avere un certo gusto e l’ho voluto applicare. So che i fan aspettano da me musica e un po’ si arrabbiano, ma io in ogni cosa che faccio ci metto la mia visione. Musica e moda sono trasversali”.