La Corea del Nord respinge le ripetute offerte di dialogo senza precondizioni arrivate dagli Stati Uniti, definendole “di facciata” e accusando Washington di continuare una “politica ostile” nei confronti di Pyongyang. In un discorso all’Assemblea suprema del popolo, il leader nordcoreano Kim Jong un, citato dal quotidiano Rodong Simun, ha affermato che le aperture americane “sono nient’altro che di facciata per mascherare il loro inganno e gli atti ostili e sono un’estensione della politica ostile delle precedenti amministrazioni”.
Sotto l’amministrazione di Joe Binden, ha denunciato ancora Kim, “la minaccia militare degli Stati Uniti e la politica ostile contro di noi non sono cambiate affatto, ma sono diventate più astute”. Alle nuove accuse del leader nordcoreano il dipartimento di Stato ha risposto assicurando che da parte di Washington “non c’è alcun intento ostile” e che resta l’apertura all’offerta di negoziati.
Prove di distensione lungo il 38esimo parallelo. Il leader nordcoreano Kim Jong un ha annunciato al ripresa delle linee di comunicazioni con la Corea del Sud a partire dal mese prossimo. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa di Pyongyang Kcna, Kim lo ha detto in un discorso in occasione della seconda sessione dell’Assemblea suprema del popolo, il Parlamento nordcoreano, durante la quale ha comunque criticato la “servile” sottomissione di Seul agli Stato Uniti.