“Ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata”. È la dura denuncia che Carlo Freccero ha affidato in esclusiva all’Adnkronos commentando i fatti di sabato scorso a Roma, con scontri e violenze legati alla manifestazione No Green Pass a cui è seguito l’assalto alla sede della Cgil.
“Se sostengo il referendum – sottolinea Freccero all’Adnkronos – significa che sono a favore della Costituzione e che voglio difenderla da ogni attacco. Con il referendum vogliamo risolvere l’attuale deficit democratico con le armi della democrazia diretta. Però anche manifestare è un diritto, diritto costituzionale. Diritto che ormai ci viene negato nei fatti perché ogni manifestazione No Green Pass è volutamente infiltrata. E, come ci ricorda la celebre la frase di Cossiga, basta infiltrare una manifestazione per screditarla”, afferma Freccero.
“Cito un episodio gravissimo che se fosse provato, getterebbe grave discredito sul rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni. Sembra – afferma Freccero – che un funzionario di polizia in borghese abbia prima partecipato alle cariche contro la polizia ed abbia poi selvaggiamente aggredito a calci e pugni un inerme manifestante. Queste cose sono sempre successe, ma oggi c’è internet. Immediatamente è partito un appello all’identificazione, che è stata effettuata in tempi brevissimi sulla base delle immagini disponibili. Ometto nome e curriculum per rispetto della privacy e perché manca ancora un riscontro giudiziario. Le denunce penali sono già in corso. C’è un altro grave episodio da chiarire: le foto di un manifestante che nei corridoi della Cgil si cambia d’abito per interpretare il ruolo del fascista”, aggiunge Freccero, che conclude: “Il G8 del 2001 si ripete vent’anni dopo”.