“Grazie a chi si è vaccinato ora” contro il covid “superando proprie le esitazioni”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo del 21 e 22 ottobre. “La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini, ha quindi aggiunto il premier sottolineando come in Italia la campagna vaccini sia più spedita che nel resto dell’Ue.
“Dopo un avvio stentato, la campagna di vaccinazione europea ha raggiunto risultati molto soddisfacenti. Nell’Unione europea 4 adulti su 5 hanno avuto almeno una dose, per un totale di 307 milioni di persone. In Italia la campagna procede più spedita della media Ue, a oggi l’86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata”, ha detto ancora Draghi.
“Voglio ricordare che prima dell’ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale. Negli ultimi quattro mesi, l’Italia ha dunque vaccinato metà della popolazione con più di 12 anni. Uno sforzo straordinario, per cui dobbiamo essere grati al nostro sistema sanitario, a partire da medici e infermieri”.
“Voglio inoltre ringraziare ancora una volta tutti i cittadini che hanno scelto di vaccinarsi, in particolare i giovani e i giovanissimi. E chi ha deciso di farlo nelle scorse settimane – ha quindi sottolineato il presidente del Consiglio – dopo aver superato le proprie esitazioni. La curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra socialità”.
“Dobbiamo investire nella scienza e nella ricerca che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi, per evitare il rischio di nuove e pericolose varianti – ha affermato ancora – Al Consiglio discuteremo inoltre dell’approccio europeo per affrontare e superare eventuali future pandemie. A settembre la commissione europea ha inaugurato l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Il suo scopo è migliorare il coordinamento interno all’Unione sia nella preparazione che nella gestione di crisi future. Dobbiamo evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario”.