Si chiama DISF-Educational (disf.org/edu) la nuova piattaforma didattica on line da pochissimi giorni, indirizzata a docenti e studenti delle scuole superiori, promossa da DISF.org, il Centro di Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede nato all’interno della Pontificia Università della Santa Croce (Pusc). La piattaforma è sostenuta dall’Ufficio Nazionale per l’educazione la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana.
“Tutti guardiamo al mondo della scuola con attenzione, -spiega ad Adnkronos/Labitalia, don Giuseppe Tanzella-Nitti, laureato in Astronomia a Bologna, ordinario di Teologia fondamentale alla Pontificia Università della Santa Croce e direttore del progetto- per il semplice fatto che la scuola di oggi sarà, in buona parte, la società di domani. Creare strumenti digitali per promuovere la formazione scolastica (e non solo) dei giovani millennials, come si usa dire oggi, rappresenta pertanto una priorità. Fra i motivi che hanno suggerito la realizzazione di DISF Educational, che include rubriche rivolte sia a studenti, sia a docenti, vi è quello di stimolare l’interesse per le grandi domande, la voglia di andare in profondità, il coraggio di non fermarsi ai luoghi comuni e al sentito dire”.
L’obiettivo dunque, “in poche parole -aggiunge don Tanzella-Nitti-accrescere il loro spirito critico; quello spirito critico che molti ritengono venga appiattito proprio dalla comunicazione digitale, mentre, e questa è la nostra proposta, se ben impiegato può aiutare ad andare in profondità. Poniamo gli utenti in contatto con le fonti, con i documenti originali, con il giudizio di studiosi esperti. Ma abbiamo anche provato ad aprire orizzonti, ad entusiasmare alla ricerca scientifica, ad esplicitare alle sue risonanze umanistiche ed esistenziali”.
DISF-Educational nasce dopo due anni di intenso lavoro coordinato da don Giuseppe Tanzella-Nitti ed è frutto, tra l’altro, della collaborazione di oltre 30 docenti degli Atenei di tutta Italia. “La piattaforma è gratuita e non ha fini commerciali, né sponsor che chiedano ritorni pubblicitari -ci tiene a sottolineare il direttore-. Nasce dall’esperienza ventennale di un Centro di Documentazione attivo presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, specialmente attento ai rapporti fra fede e ragione, fra cultura scientifica e pensiero cristiano. Questa esperienza e questa specificità caratterizzano la scelta di alcuni dei “Percorsi Tematici” e delle “Grandi Domande” (sono questi i nomi di due rubriche che integrano l’offerta didattica del sito)”.
“Il rapporto fra fede e cultura riemerge anche in una rubrica chiamata “Cercatori di senso”, che propone alcune esperienze antropologiche fondamentali – stupore, fragilità, amore, felicità, giustizia, identità – attraverso la letteratura e il cinema, la filosofia e l’arte, e ponendole poi in dialogo con quanto il cristianesimo ha consegnato alla storia”, aggiunge.
“L’integrazione tra scienza ed umanesimo è alla base di molti percorsi didattici. “Una delle idee di fondo che attraversano i Percorsi Tematici e le altre rubriche della piattaforma -spiega don Tanzella-Nitti- è il desiderio di favorire una rinnovata unità del sapere. Non di rado le scienze vengono viste come un ostacolo al pieno sviluppo della dimensione umana e sapienziale della vita. In realtà il pensiero scientifico è esso stesso fonte di dignità e di progresso umano. La scienza non va frenata o ridimensionata (operazione destinata al fallimento), bensì orientata in senso umano, valorizzando le dimensioni personaliste della ricerca scientifica. Formare operatori scientifici con sensibilità umanistica e con una visione integrale dell’essere umano, capace di porre il progresso scientifico al servizio del progresso umano, ritengo si uno dei compiti più importanti per la società contemporanea, un compito al quale le aule scolastiche possono già preparare”.
Il recente Rapporto Invalsi 2021 ha fornito un’immagine poco felice della scuola italiana, mettendo in luce, nell’ultimo triennio, una forte discesa nel rendimento in lingua italiana e in matematica. Un dato di cui DISF-Educational ha tenuto conto. “La scuola italiana -osserva don Tanzella-Nitti- deve fare i conti anche con questi ‘esami internazionali’. Da alcuni anni, in alcuni ambienti è emersa l’espressione ’emergenza educativa’. Al tempo stesso – ed è questo il paradosso che va compreso – la formazione scolastica e universitaria italiana continua a produrre eccellenze che spesso fioriscono lontano dal nostro Paese”.
“La scuola italiana possiede percorsi disciplinari e contenuti fra i più completi e profondi nel panorama internazionale ed è ancora invidiata da tutti in Europa e nel mondo. Il problema è che, probabilmente, non riusciamo a far fruttare questo enorme patrimonio culturale di cui siamo eredi. Non crediamo abbastanza nei nostri giovani, puntiamo poco su di loro, ci rassegniamo ad una mediocrità che è spesso conseguenza del nostro disimpegno prima che del loro”, rimarca il direttore.
“Con DISF Educational abbiamo scommesso di più sulle capacità dei ragazzi, ritenendo che essi continuino a sentirsi attratti dai temi che appassionano – qual è il nostro posto nel cosmo, come si è originata la vita, perché l’essere umano cerca la verità e la giustizia, quale è il senso della sofferenza innocente… – incoraggiandoli a volare alto, a non temere di porsi grandi domande, perché sono proprio queste che ci rendono umani”, conclude don Tanzella-Nitti. DISF-Educational, si avvale oltre alla direzione di Giuseppe Tanzella-Nitti, del coordinamento a livello nazionale di Stefano Oliva, docente di filosofia estetica e saggista. Sono autori del materiale didattico presente in piattaforma, fra gli altri, Giuseppe Savagnone, Andrea Aguti, Francesco Brancato, Roberto Timossi, Franco Camisasca, Luca Grion, Sergio Rondinara, Mario Gargantini, Flavia Marcacci, Andrea Tomasi, Alberto Strumia. (di Mariangela Pani)