ROMA (ITALPRESS) – La Roma non dimentica l’umiliazione contro il Bodo Glimt e salva il salvabile nella gara interna del girone C di Conference League. Davanti ai 41 mila spettatori all’Olimpico, la squadra norvegese sfiora un’altra storica vittoria ma alla fine deve accontentarsi di un 2-2 che gli consente di mantenere la vetta del gruppo. Mourinho cambia sette undicesimi rispetto alla disfatta di due settimane prima (1-6) ma i giallorossi non ingranano. A metà del primo tempo ci prova El Shaarawy per due volte a distanza di pochi secondi, ma l’ex Milan viene murato in entrambi i casi. La Roma ci prova con lanci alle spalle dei difensori del Bodo Glimt, Zaniolo perde l’attimo per la conclusione o per servire Abraham e fa sfumare un’altra potenziale grande occasione. E così gli ospiti acquistano fiducia e colpiscono, a sorpresa, nel recupero. Hagen serve d’esterno Solbakken al limite dell’area, il numero 9 lascia partire una conclusione di prima intenzione che non lascia scampo a Rui Patricio e rende ancor più tormentato l’intervallo dell’Olimpico.
Nella ripresa dentro Carles Perez e Darboe per Mkhitaryan e Darboe, ma gli uomini di Mourinho sono sfortunati anche negli episodi: Moe colpisce col braccio in area, l’arbitro Papapetrou fa però proseguire. La boccata d’ossigeno, però, arriva dopo qualche minuto: al 54′, El Shaarawy punta Sampsted e trova il palo più lontano col tiro a giro per l’1-1. Eppure, non basta per svegliare i capitolini. La squadra di Mourinho decelera e il Bodo si riaccende al 65′: il secondo tiro nello specchio corrisponde al raddoppio e ha la firma di Botheim, a segno di testa sul cross di Sampsted. La serata da incubo per la Roma prosegue con un altro tocco di mano in area norvegese non sanzionato e con il legno colpito da pochi passi da Mancini ma all’84’ arriva il nuovo pareggio. Borja Mayoral, appena entrato, pesca Ibanez dimenticato sul secondo palo e la goal line technology certifica il 2-2. Il forcing finale, più d’orgoglio che con le idee, non frutta il 3-2: la Roma sale a 7 punti, uno in più dello Zorya atteso all’Olimpico nella penultima giornata.
(ITALPRESS).
Nella ripresa dentro Carles Perez e Darboe per Mkhitaryan e Darboe, ma gli uomini di Mourinho sono sfortunati anche negli episodi: Moe colpisce col braccio in area, l’arbitro Papapetrou fa però proseguire. La boccata d’ossigeno, però, arriva dopo qualche minuto: al 54′, El Shaarawy punta Sampsted e trova il palo più lontano col tiro a giro per l’1-1. Eppure, non basta per svegliare i capitolini. La squadra di Mourinho decelera e il Bodo si riaccende al 65′: il secondo tiro nello specchio corrisponde al raddoppio e ha la firma di Botheim, a segno di testa sul cross di Sampsted. La serata da incubo per la Roma prosegue con un altro tocco di mano in area norvegese non sanzionato e con il legno colpito da pochi passi da Mancini ma all’84’ arriva il nuovo pareggio. Borja Mayoral, appena entrato, pesca Ibanez dimenticato sul secondo palo e la goal line technology certifica il 2-2. Il forcing finale, più d’orgoglio che con le idee, non frutta il 3-2: la Roma sale a 7 punti, uno in più dello Zorya atteso all’Olimpico nella penultima giornata.
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