“Devo proteggere me stesso”. José Mourinho mastica amaro dopo la sconfitta della sua Roma per 3-2 sul campo del Venezia. Il tecnico portoghese dei giallorossi non commenta le decisioni arbitrali: in campo, la Roma si è lamentata in particolare per un fallo non fischiato su Ibanez nell’azione che ha portato al rigore e al 2-2 del Venezia.
“Abbiamo creato tanto, è mancato l’ultimo passo. E’ difficile commentare il fatto che abbiamo fatto solo 2 gol dopo aver creato tanto”, dice lo Special One a Sky Sport. “E poi c’è una storia più piccola che diventa un momento importante della partita, il secondo gol del Venezia… Devo proteggere me stesso. E proteggermi vuol dire non esprimermi”, aggiunge. “Possiamo parlare anche di giocatori che avrebbero dovuto prendere cartellini gialli per falli tattici, ma sono piccoli dettagli. Abbiamo avuto modo di fare il 3-1, però la realtà è che eravamo in controllo, 2-1, e quello che è successo per me… non voglio dire di più. Preferisco dire solo che è un momento importante della partita e basta”, dice.
La Roma può puntare alla zona Champions? “Dire che il quarto posto è un obiettivo non significa che siamo da quarto posto. Vogliamo puntarci, non ho mai detto che eravamo una squadra da quarto posto. Ma dico e continuerò a dire che è l’obiettivo, fino a che sarà matematicamente possibile. Lo sforzo che la società ha fatto questa estate secondo me è stato un mercato più reattivo che obiettivo di rinforzi. Non penso che questa rosa sia meglio dell’anno scorso”, dice. “Io ho 3 anni di contratto, c’è un progetto. Questa stagione è importante per me per capire qualcosa che potrei non aver capito prima di arrivare, ora capisco più di due mesi fa”.