“L’esordio in maglia azzurra è stato un grande orgoglio, il coronamento di un obiettivo. Ora voglio continuare a crescere e diventare un punto di riferimento sia in azzurro sia nel mio club, le Zebre”. Così il mediano di mischia Alessandro Fusco all’Adnkronos commenta il suo esordio in maglia azzurra di sabato scorso a Treviso contro l’Argentina.
“Alla felicità dell’esordio fa da contraltare la rabbia per la sconfitta che segue quella con gli All-Blacks -prosegue il 22enne napoletano-. Sono arrivate due sconfitte ma va anche considerato che affrontavamo due grandi squadre e ci sono state anche tante cose positive. Siamo una squadra giovane che sta costruendo la propria identità, qualche passo in avanti c’è stato ma sappiamo che dobbiamo migliorare moltissimo. Con il nuovo ct Kieran Crowley stiamo lavorando moltissimo e speriamo di raccogliere presto i frutti magare dal prossimo Sei Nazioni”.
Sabato a Parma gli azzurri sfideranno, questa volta da favoriti, l’Uruguay. “Non sono una squadra da sottovalutare, avranno dei rinforzi rispetto al XV che ha perso contro l’Italia A e quindi dovremo stare attenti. Sappiamo che ogni partita di rugby fa storia a sé, quindi dobbiamo scendere in campo con il sorriso e dare il meglio, sarà un’altra occasione per migliorarci”.
Fusco viene da una dinastia di rugbisti, giocavano ad alto livello sia lo zio che il padre: “Il rugby è sempre stata la passione di famiglia e lo è diventata anche per me. Non ho mai sentito pressione nel portare un cognome ‘pesante’ per il rugby specialmente al sud. Ho avuto anche mio padre come allenatore e mi ha sempre insegnato a scendere in campo con il sorriso sulle labbra e dare sempre il massimo e per me è così anche oggi”.