“Non c’è nessun dato affidabile (alle 10.15 del 30 novembre 2021 per evitare che qualcuno tagli e incolli tra quattro mesi rinfacciandomi l’errore) per affermare che la variante Omicron è più o meno pericolosa o più o meno contagiosa, o che sfugge ai vaccini”. Così su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Domenica, nella consueta lezione a Che tempo che fa, Burioni ha approfondito il tema. “La variante Omicron non è apparsa 15 giorni fa. Se si vanno ad analizzare le mutazioni presenti sul genoma, ritengo molto improbabile sia apparsa da meno di 3 mesi: non ce ne siamo accorti, ma c’era già”, ha detto.
“Le osservazioni si basano su un numero ridotto di casi, in una regione del nord del Sudafrica. Quando i numeri sono così piccoli e la zona è limitata, bisogna essere attenti a trarre conclusioni. Una cosa simile all’inizio dell’anno è successa a San Diego: il ceppo virale non era più trasmissibile, si è trovato al posto giusto al momento giusto. E’ possibile che la variante sia più contagiosa ma non possiamo dirlo con sicurezza”, ha aggiunto lo scienziato.