(Adnkronos) – Pillola anti-Covid usata per la prima volta all’isola d’Elba. “Questo nuovo strumento a disposizione nella lotta contro il Covid – spiega Fabio Chetoni, direttore della Zona Distretto Elba – deve essere somministrato nelle prime fasi della malattia, con il paziente in condizioni tali da poter rimanere al proprio domicilio, ma a rischio di progressione verso una forma severa di Covid-19”.
L’anti-Covid in pillole con il farmaco ‘Molnupiravir’ è somministrato sotto uno stretto controllo medico. Il trattamento dura per cinque giorni. Gli antivirali sono farmaci che agiscono inibendo una delle varie fasi del ciclo replicativo del virus Sars-Cov-2, riducendone la capacità di moltiplicarsi all’interno delle cellule. Tale azione può aiutare l’organismo a sconfiggere l’infezione virale.
C’è stato, dice il direttore della Zona Distretto Elba, “un lavoro di squadra tra territorio e ospedale”. Siamo arrivati a questo risultato grazie ad un approccio multidisciplinare e alla stretta collaborazione tra medici del territorio come il medico di famiglia Marina Danesi e le Usca Laura Anelli e Eleonora Villa Medici, e quelli ospedalieri come il direttore del presidio Luigi Genghi o il primario della Medicina Interna e riferimento del trattamento antivirale nel Covid-19, Riccardo Cecchetti”.
Sul territorio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest sono già alcune decine i pazienti trattati con i medicinali antivirali. A selezionare i pazienti sono i centri Asl già autorizzati a somministrare i trattamenti monoclonali. La cura, secondo quanto stabilito dalle linee di indirizzo regionali, è indicata solo per quei pazienti maggiorenni e positivi al Covid con sintomi lievi o moderati da non più di cinque giorni, con rischio elevato di sviluppare una forma grave di Covid 19. Tra questi vi sono i soggetti obesi, i diabetici, chi ha una malattia renale cronica, chi ha un sistema immunitario indebolito, chi soffre di malattie cardiovascolari gravi.