(Adnkronos) –
Inverno in pausa, l’anticiclone tornerà a dominare sull’Italia e non solo. Niente pioggia nella prossima settiimana. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, informa che, per almeno 10 giorni, una vasta figura di alta pressione occuperà prepotentemente gran parte dell’Europa sud-occidentale riportando lo spettro della siccità anche su Spagna e Francia. Il Nord Italia, dopo settimane di alta pressione, vedrà scendere ancora di più il livello dei principali fiumi, al sud invece la situazione sarà meno deficitaria.
Le valutazioni devono comunque tener conto, in un quadro complessivo, della situazione dello scorso anno, con piogge abbondanti e metri di neve sulle Alpi con gli impianti sciistici chiusi per lockdown. È anche impressionante rileggere il dato record di 4 mesi fa: Liguria, 4-5 ottobre 2021, 888 mm di pioggia in 24 ore; poi tutto è cambiato. Tra la fine del 2021 e l’inizio di quest’anno le perturbazioni hanno snobbato il settentrione, portandosi o più a nord o più ad est. Quest’inverno ha infatti regalato 150-250 cm di neve fresca in Svizzera ed Austria con nevicate eccezionali fino in Grecia e Turchia. Sulle Alpi italiane l’ultima nevicata risale al 6 gennaio, con un accumulo di circa 30 cm: gli impianti sono aperti e i paesaggi sempre suggestivi ma si ricorre sempre più all’innevamento artificiale che ha bisogno di riserve idriche.
E’ lecito chiedersi come mai un anno nevichi tantissimo in Italia e l’anno dopo le precipitazioni crollino. Tutto dipende dall’orientamento principale delle perturbazioni: con il flusso dai quadranti settentrionali le Alpi italiane rimangono a secco; e questo flusso favorisce, come avvenuto negli ultimi giorni, anche episodi di vento di Foehn che scaldano e asciugano l’aria del nord Italia.
Un quadro che favorisce temperature ben oltre i 20°C a febbraio, aumenta il rischio incendi e preoccupa per la situazione idrologica in deficit ormai da mesi. Addirittura alcuni indici di siccità indicano un peggioramento costante delle riserve idriche al nord dal 1986, con le piogge più abbondanti che si sono spostate verso il sud peninsulare.
Nei prossimi 10 giorni un anticiclone prepotente bloccherà qualunque possibilità di precipitazioni importanti, al massimo avremo pioviggini al centro-sud in un contesto asciutto almeno fino a metà febbraio. Da decifrare un’eventuale sorpresa di San Valentino, con l’arrivo dell’inverno in ritardo di 2 mesi, uno scenario che per ora è solo possibile immaginare. Da metà mese infatti potrebbe tornare il gelo anche con precipitazioni diffuse sul siccitoso nord; qualora la tendenza meteo fosse confermata avremmo anche neve abbondante sui rilievi e localmente fino in pianura al nordovest.
LE PREVISIONI NEL DETTAGLIO
Giovedì 3. Al nord: velature in aumento, nubi più compatte sulla Liguria. Al centro: si copre gradualmente su Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna occidentale. Al sud: soleggiato.
Venerdì 4. Al nord: pioviggini in Liguria, nebbie o nubi basse in pianura padana, sole sulle Alpi. Al centro: nuvoloso sulle tirreniche con isolate pioviggini, più sole sulle adriatiche. Al sud: isolate pioviggini in Campania, asciutto altrove.
Sabato 5. Al nord: nuvoloso in Emilia Romagna con piovaschi, più sole altrove. Al centro: nubi sparse più compatte sulle adriatiche con piogge sparse. Al sud: cielo coperto con piovaschi specie su Calabria e Puglia.
Tendenza: da domenica anticiclone sempre più forte e prevalenza di sole