Da Ail farmaci e dispositivi per pazienti ematologici ucraini, consegna a Cracovia

(Adnkronos) – Continua l’impegno dell’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma (Ail) e dei suoi 15.000 volontari a favore del popolo ucraino e dei più fragili e bisognosi di cure mediche e assistenza come i malati ematologici, sia quelli rimasti nelle terre ucraine dilaniate dalla guerra sia i pazienti che hanno potuto raggiungere in queste settimane l’Italia. Una delegazione di Ail, guidata dal presidente nazionale Pino Toro, e Giuseppe Gioffrè, presidente della Sezione Ail Udine-Gorizia, insieme ad alcuni volontari friulani è giunta in Polonia con un ingente carico di medicine e dispositivi medicali e sanitari, anche di primo soccorso, da consegnare ai reparti di ematologia ucraini, ed è stata ricevuta ieri presso l’Istituto italiano di Cultura di Cracovia dal direttore, Ugo Rufino, dove ha consegnato i beni raccolti grazie alla generosità delle sezioni Ail. 

Alla cerimonia di consegna hanno presenziato, collegati da remoto, l’Ambasciatore d’Italia a Varsavia, Aldo Amati e Daria Martynengo, Responsabile scambi umanitari con le Associazioni e relazioni con le autorità ucraine; mentre l’Ambasciatore italiano in Ucraina, Sua Eccellenza Pier Francesco Zazo, che non ha potuto partecipare alla cerimonia, ha inviato un messaggio di ringraziamento: “Le Autorità ed il popolo ucraino apprezzano sinceramente la grande onda di solidarietà che dall’Italia, sin da subito, ha raggiunto e continua a raggiungere questo Paese, sia in termini di accoglienza di chi fugge dalla guerra, sia dell’invio di aiuti umanitari. Vorrei pertanto ringraziare l’Ail per lo sforzo profuso a favore dei più piccoli, certo che questo gesto rafforzerà ulteriormente i già eccellenti legami tra le nostre società civili”. 

In queste ore il carico di farmaci e dispositivi medicali sta transitando attraverso speciali canali umanitari attivati anche dall’Istituto italiano di Cultura a Cracovia verso i territori ucraini per raggiungere i reparti di oncoematologia. “Siamo profondamente addolorati per quanto sta accadendo in Ucraina, per i lutti e la devastazione che stanno colpendo il suo popolo”, ha dichiarato il presidente nazionale Ail, ringraziando tutti i volontari dell’associazione che “hanno triplicato gli sforzi per aiutare i pazienti ucraini affetti da tumori del sangue e i loro cari”. 

Questo è il terzo viaggio umanitario di Ail che giunge in Polonia – ricorda una nota -: il primo è partito da Udine il 12 e 13 marzo con invio di capi di abbigliamento, farmaci e alimenti a lunga conservazione; nel viaggio di ritorno sono stati accompagnati a Udine, Roma e Rimini 14 profughi ucraini. Il secondo viaggio è avvenuto il 26 e 27 marzo sempre con le stesse attività e modalità. La prima iniziativa messa in campo da Ail è stata un’importante raccolta fondi, che a oggi ha raccolto circa 150mila euro, alla quale è possibile ancora donare. “La sezione Ail Udine-Gorizia è molto fiera del lavoro portato avanti dai volontari dell’Associazione e da quanti tra i cittadini hanno risposto al nostro appello. Continueremo a impegnarci per aiutare i pazienti ematologici ucraini che non possono lasciare la loro terra e proseguiremo la nostra azione con altri viaggi nel mese di giugno”, ha assicurato Gioffrè. 

L’Istituto italiano di Cultura a Cracovia si sta prodigando dall’inizio della guerra in attività di assistenza e sostegno a tutte le organizzazioni italiane che come Ail vogliono inviare aiuti umanitari destinati al popolo ucraino. “Il nostro Istituto – ha detto il direttore Rufino – sta proseguendo la sua programmazione di eventi con un profilo umanitario. Tra quelli più rilevanti, il 28 aprile scorso un concerto per raccogliere fondi destinata ai bambini ucraini presso l’Università di Wroclav e il coro delle voci bianche accompagnato al violino dal maestro Vadim Brodski, evento che ha avuto una risonanza nazionale in tutta la Polonia. Continueremo a dare assistenza e aiuto al popolo ucraino attraverso i contatti tra le autorità polacche e ucraine”. 

La generosità di Ail prosegue nel solco della sua tradizione fondata sulla solidarietà: tutte le 82 sezioni provinciali sul territorio nazionale si sono attivate al servizio dei cittadini ucraini colpiti da gravi malattie del sangue, con tante azioni messe in campo: dall’ospitalità gratuita nelle case alloggio Ail in tutta Italia e presso abitazioni all’aiuto nell’espletamento delle pratiche burocratiche e legali con l’impiego di interpreti e traduttori, fino alla raccolta di abiti e beni di prima necessità e alle sottoscrizioni a favore dei bambini rifugiati o ancora residenti nelle terre del conflitto malati di tumori e ricoverati nei reparti onco-ematologici ucraini. 

(Adnkronos)