A tremila studenti del Suzzarese il diario della pace

Amministatori pubblici e genitori presentano il diario sulla pace

DISTRETTO SUZZARESE – I tremila scolari ed alunni degli istituti comprensivi di Pegognaga, Moglia-S. Benedetto Po, Quistello, Gonzaga e “Margherita Hack di Suzzara diverranno costruttori di pace?
E’ ciò che non solo si augurano, ma a cui puntano Manuela Tirelli, assessore PI di Pegognaga, Vanna Bernardelli, vicesindaco di S. Benedetto Po, Damiano Guberti psicologo del gruppo di ascolto di Pegognaga, Davide Ploia grafico e genitore, Simonetta Panzani comitato genitori di S. Benedetto, Barbara Cugini presidente e Natascia Facchini vicepresidente dell’associazione genitori “Il Formicaio”, Paola Pigna, comitato genitori “Amici.net” di Gonzaga, Serena Lucia Gallini, grafica esponente gruppo genitori di Quistello, Manuela Montani, presidente Consiglio d’Istituto Pegognaga.
Hanno presentato in conferenza stampa il diario scolastico appositamente progettato e creato da un gruppo di lavoro, composto dai grafici, psicologo e un appassionato numero di genitori dei cinque istituti comprensivi, focalizzato quest’anno sul tema della pace. Come raggiungere l’obiettivo? Paola Pigna «Il gruppo di lavoro che con molto impegno, passione, cuore opera ormai da una decina d’anni con gli istituti comprensivi e più concretamente con gli insegnanti, da vita ogni anno ad un diario che propone e articola un tema sul quale ragazzi e scuole sviluppino riflessioni ed assumano impegni da attuare poi nel quotidiano. Dobbiamo e debbono vivere il nostro tempo». Ecco quindi il tema forte del momento: la pace. Come raggiungerla? «Bisogna partire dalla scuola – prosegue Pigna – dalla famiglia, dal mondo che ci circonda, dai compagni, dai fratelli, dai genitori, dai nonni». Insomma non basta dirsi pacifisti. Occorre essere portatori di pace “hic et nunc”, dicevano i latini. La pace deve radicarsi nel cuore di ciascuno «Non si può invocare la pace e poi litigare col compagno, in famiglia, coi fratelli. Bisogna diventarne costruttori». Dunque un diario intelligente. Come lo sono stati i diari degli anni passati, sviluppando il tema dell’acqua, dell’ambiente, della gentilezza. Plasmando quindi generazioni sulla concretezza dei sentimenti di certo non possono piovere bombe e crearsi condizioni di sopruso.

Riccardo Lonardi