Anno giudiziario, prioritarie le lotte a mafia e violenza sulle donne. Castelli: “il blocco della prescrizione non è punto focale”

BRESCIA – Criminalità organizzata e femminicidi – 15 nel distretto nell’ultimo anno – sono questi i due fenomeni principali evidenziati dal procuratore generale di Brescia, il mantovano Marco Martani, stamani durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Anche nel corso del 2019 le indagini confermano l’esistenza e l’operatività di organizzazioni criminali che danno vita ad associazioni di stampo mafioso autonome e indipendenti ma non meno pericolose ed agguerrite ha spiegato Martani, che ha poi aggiunto come “le strutture criminali mafiose, sfruttando una maggiore capacità di penetrazione, sembrano quasi configurarsi come una sorta di nuove società in grado di offrire tutta una serie di illeciti servizi a favore di quella parte di imprenditoria, complice e collusa, che dall’illegalità pensa di poter trarre ragioni di sopravvivenza economica.

Intervista al Procuratore generale di Brescia Marco Martani

Il quadro evidenziato da Martani per il distretto di cui fanno parte Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova trova conferma dalla Procura di via Poma per quanto attiene al territorio virgiliano.
Al 30 giugno 2019 i casi accertati collegati alla criminalità organizzata sono stati cinque contro i due dell’anno precedente. Si tratta di estorsioni, reati fiscali e riciclaggio. Secondo la Procura la criminalità organizzata di stampo ‘ndranghetista ha ormai pervaso in maniera stabile il tessuto economico di alcuni comuni del mantovano.
Venendo alla violenza contro le donne, nella provincia virgiliana non vi sono stati femminicidi ma i casi di stalking sono aumentati parecchio passando da 86 a 122 nel giro di un anno.
I codici rossi introdotti dalla legge la scorsa estate registrano circa tre casi a settimana. Sempre per quanto riguarda il territorio mantovano da segnalare un preoccupante aumento dei furti in abitazione mentre le rapine sono in diminuzione.
Durante la cerimonia il presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli ha ribadito i problemi dovuti alle ristrettezze d’organico e ha puntato il dito contro la discussione sulla prescrizione.

Intervista al Presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli